31 ottobre 2007

MY FAVOURITE PLACE

Promosso dal Gruppo 78, evento site specific dell’artista ELISA VLADILO sul Molo Audace, dal titolo "My favourite place".
Elisa vi lavora da un anno, impiegando tutte le sue forze migliori per una riuscita ottimale. E’ l’evento nello spazio pubblico per eccellenza, aperto e fruibile da tutti, calpestabile…consumabile.
La presenza creativa che trasforma l’esistente attribuendogli nuovi connotati, per una lettura diversa e impensabile, tramite il colore che è lo strumento espressivo principe dell’artista. Colore non già inteso come aggiunta decorativa ma come "mezzo per trasmettere empaticamente dei valori/sentimenti identificabili in un atteggiamento positivo, costruttivo, felice", afferma l’artista stessa.

Gli accordi cromatici preferiti sono arancio-rosa-giallo, cioè solari e servono per introdurre appunto un raggio di sole, di luminosità gioiosa là dove predomina il grigio amorfo, senza sorriso, in molte aree delle grandi città. Il colore, sostiene ancora Elisa Vladilo, apre nella percezione umana la sfera emotiva, è un canale diretto nell’intimità, senza sovrastrutture che spesso costituiscono un ostacolo alla disponibilità… riducendo l’approccio vero con se stessi e con il mondo. Tracce importanti di questa concezione artistica che tende a riqualificare lo spazio e nel contempo ad aprire nuovi varchi dentro se stessi, sono visibili sia nella nostra città – lo colonne colorate del giardino di via S. Michele, la scuola materna all’interno di Villa Geiringer…- sia in altre città italiane, come all’estero.
O anche in avvenimenti temporanei, come i teli colorati lanciati da una parte all’altra di via delle Ombrelle, in occasione di un evento musicale nel 2004, con corollario di panchine pure colorate per meglio assorbire il fascino della musica, mirando le vibrazioni cromatiche sopra le nostre teste, contro il cielo…
Martedì 23 ottobre dunque Elisa Vladilo ci introdurrà ancora una volta nel suo mondo fatto di colori vibranti, in uno scenario straordinario, tra cielo e mare, in uno dei luoghi identificativi della città, meta preferita di passeggiate, nonchè sito di raccoglimento spirituale, per aiutarci a sorridere, a sgombrare l’anima da pesanti condizionamenti…
http://www.gruppo78.it/

29 ottobre 2007

INTUIZIONE ILLUMINATA

Spesso i modi di dire più che una rappresentazione linguistica della realtà la creano.

Se penso e dico: "sono stressato" in realtà voglio dire per l'appunto: "voglio cambiare vita."

Ma se ripeto a me steso e agli altri che sono stressato, lo stress rappresentabile con un predicato viene nominalizzato, diventa QUALCOSA su cui mi è difficile intervenire.

Ogni volta che dico "stress", penso lo "stress", immagino lo stress, provo emozioni di stress e sensazioni fisiche di stress, quindi rivivo lo stress e "lo nutro" facendolo crescere.
Se dico "voglio cambiare" e specifico anche "come", allora penso quel "come", lo immagino, provo emozioni e sensazioni di come sarebbe la mia vita e quindi inizio a viverla almeno a livello interiore.
È la differenza tra "non voglio essere triste" e "voglio essere allegro" Come dire "non pensare a tre scimmie" le pensi immediatamente.

Il pensiero emoziona, e le emozioni creano sensazioni fisiche e azioni e tutto sommato: la nostra vita.


Conversazioni via mail con Fabrizio Ponzetta

26 ottobre 2007

JAZZ & WINE OF PEACE, INCURSIONE NEL COLLIO GORIZIANO

GORIZIA. Vino e Jazz protagonisti questo weekend a Cormòns con la decima edizione di “Jazz & Wine of Peace”. L’atteso festival internazionale, inaugurato ieri, propone un azzeccato connubio tra musica e buona tavola, realizzato attraverso una serie di frizzanti appuntamenti. Fino a domenica, assaggi di prodotti locali accompagneranno piacevoli aperitivi canori e concerti a teatro si alterneranno e workshop di fotografia e mercatini dedicati al collezionismo musicale.
I momenti clou saranno, però, le notti jazz di “Round Midnight” e le suggestive incursioni musicali nella vicina Slovenia. Particolarmente attesi sono i concerti in anteprima per l’Italia e gli ospiti di fama internazionale come il TRIO 3 e il DON BYRON Ivery Divery Trio, in scena stasera al Teatro Comunale di Cormòns (il concerto sarà trasmesso in diretta su RAI3).
L’iniziativa “Body and Soul” sarà incentrata, invece, sul dolce nettare del Collio: nelle giornate del festival si potranno gustare, presso gli stand allestiti davanti al teatro e nei locali del centro di Cormòns, i prodotti tipici della ricca e antichissima tradizione enogastronomica di queste terre. Proprio nel goriziano nord occidentale, infatti, dalla pianura cormonese e gradiscana sino al confine sloveno, s’innalza dolcemente quella felicissima oasi verde che non solo il resto d’Italia ma il mondo intero c’invidia per la pregiata produzione vinicola.
La zona collinare del Collio, protetta a nord dalle prealpi Giulie e aperta a sud ai benefici influssi climatici del mar Adriatico, sembra essere l’habitat naturale di alcuni vitigni che regalano dei vini dalle caratteristiche straordinarie. Le quantità prodotte, tutte riconosciute a “denominazione di origine controllata” ovvero DOC, sono suddivise in undici tipi. Particolarmente rinomati sono i bianchi, contraddistinti da grande morbidezza e da caratteri forti ma allo stesso tempo delicati: Collio, Malvasia, Pinot bianco, Pinot grigio, Sauvignon, Riesling italico, Traminer e l’ex Tocai, oggi rinominato Friulano in seguito alla controversia con l’Ungheria. Non sono, però, da meno i rossi: Merlot, Cabernet Franc e Pinot nero, tutti rigorosamente preceduti dalla denominazione “Collio”.
La zona è un territorio tutto da scoprire, costellato di vigneti e piccoli borghi, attraversato dalla ormai nota “Strada del vino” che dalla periferia ovest di Gorizia arriva sino al limite settentrionale segnato da Dolegna. Lungo il percorso potete fermarvi ad ammirare il paesaggio dalla sommità del Monte Quarin (274 mt), nei pressi del torrione di origine romanica, oppure visitare, previa prenotazione, il Museo del vino presso la cantina del Castello Formentini.
Tra le aziende più note e interessanti dove fare tappa enologica, ci sono l’immancabile Russiz Superiore, di Marco Felluga e famiglia, a Capriva del Friuli, Il Carpino di Franco e Anna Sosol, verso Oslavia, e naturalmente Gravner. Il proprietario, lo schivo e filosofico Josko Gravner, è un vignaiolo originale che ha fatto molto parlare di sé, oltre che per il suo straordinario Bianco Breg 2000, per il curioso metodo di vinificazione nelle anfore georgiane. L’azienda, però, non prevede la vendita diretta e i suoi prodotti, piuttosto particolari e impegnativi, sono più adatti al palato allenato di un intenditore.
Se a tavola volete trattarvi davvero bene, consigliamo la “Tavernetta al Castello”, proprio sotto lo splendido maniero di Spessa, che vi delizierà con il suo fegato grasso d'anatra all'uva e la zuppa di zucca con crostini e tartufo, oppure “La Subida” di Cormòns, accogliente trattoria con cucina tipica di alto livello, che varia dalle tradizioni friulane, a quelle slovene e austriache, e un’ottima carta dei vini che predilige bottiglie regionali e slovene. Il ristorante è ospitato nel complesso dell’azienda agricola “Subida di Monte” dotata anche di maneggio e appartamenti per le vacanze.
Segnaliamo, infine, che domani sera al Castello di Gorizia, nell’ambito del Festival Teatrale Internazionale in corso sino a novembre, sarà in scena un originale riadattamento in ambiente mafioso di "Molto rumore per nulla", a cura dell'Associazione “La Pozzanghera" di Genova.


di Cristina Favento,

pubblicato su Il Piccolo di venerdì 26 ottobre 2007

FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ A FIRENZE

FIRENZE. Per i più creativi e intraprendenti d’Italia l’appuntamento questo fine settimana è nel capoluogo toscano. Alla Fortezza da Basso sono ben quattrocento gli eventi in programma per il “Festival della Creatività”, un format aperto, contaminato con iniziative di vario genere e organizzato dalla Fondazione Sistema Toscana.
La seconda edizione, inaugurata ieri, si prospetta davvero stimolante. Ad ingresso libero, la kermesse accoglierà sino a domenica mostre, conferenze, dibattiti, performance, concerti e dimostrazioni che inizieranno al mattino per protrarsi fino alle tre di notte (programma completo e approfondimenti su http://www.festivaldellacreativita.it/).

Nei 40mila metri quadrati di superficie espositiva, saranno 1600 gli artisti e relatori ospiti, provenienti da quaranta diversi paesi e appartenenti ai più svariati campi di innovazione, design, cultura, ricerca scientifica, nuovi media e musica. Spiccano soprattutto alcuni grandi nomi del mondo dell’arte e della cultura italiana e internazionale tra i quali Dario Fo, Andy Fletcher (leader dei Depeche Mode), Derrick De Kerckhove, Gillo Dorfles, Nobuo Uematsu e Massimiliano Fuksas.
Molto eterogenei sono i temi trattati in relazione alla creatività: competitività e mercato; etica ed estetica; internet, comunicazione e nuove tecnologie; infanzia; progettualità e innovazione. Tra i percorsi più interessanti segnaliamo “I processi che disegnano la città e il territorio”, ampio spazio dedicato al mondo dell’architettura e dell’urban design internazionale, e le iniziative legate a “comunicazione e partecipazione”, un approfondimento in materia di digitale, software libero e liberi saperi, che prevede anche un raduno nazionale dei “wikipediani”.

“InNova” è una delle aree più affollate del festival, con centri di ricerca, università e accademie d’arte. Il mondo dell’impresa partecipa attraverso rappresentanti del design, premi e borse dedicati a nuove idee e brevetti e “Job Fair”, dove s’incontrano offerte e domande di lavoro.
Estremamente interessante è, infine, “segni, suoni e immagini”, nell’area spettacoli dal vivo, con eventi di primissimo piano: dal grande Fletcher al vulcanico Roy Paci, dall’estro di Stefano Bollani e Giovanni Lindo Ferretti agli artisti della Warner Chappell Music, passando per l’inedito trio Gazzè-Turci-Rei e le calde sonorità dei gruppi del centro sociale Brancaleone di Roma. Novità assoluta per l’Italia sarà il concerto live del compositore giapponese Nobuo Uematsu, considerato un mostro sacro della musica contemporanea, divenuto famoso come autore delle colonne sonore del popolarissimo “Final Fantasy” e delle musiche di alcuni tra i più noti videogame.
Non mancheranno spazi dedicati a danza, teatro, web art e sperimentazioni audiovisive, con sezioni quali Electro Club, Switch Area e DigiFestival.net, prima rassegna artistica multimediale in video streaming con ospiti come Domenico Procacci, Paul Epstein e Annette Marion. Il 29 ottobre, in appendice, chiuderà un concerto di Giovanni Solima agli Uffizi.
La manifestazione sarà seguita no-stop attraverso tg on line, talk show ed altri appuntamenti sul portale http://www.intoscana.it/ e sarà trasmessa anche su MTV e Radio 2 Rai.
di Cristina Favento,
articolo pubblicato su Il Piccolo di venerdì 26 ottobre 2007

INDIRIZZI UTILI PER ESPLORARE L'AREA DEL COLLIO, GORIZIA

Di seguito riportiamo i riferimenti utili per visitare l’area del Collio nel goriziano:

Russiz Superiore, Capriva del Friuli, Via Russiz, 6;
Tel. 0481.80047/99164, Fax 0481.809657, Web: http://www.villarussiz.it/; http://www.marcofelluga.it/.
Il Carpino, San Floriano del Collio, Località Sovenza, 14/A;
Tel 0481 884097, Fax 0481 884205, Cellulare: 338 9314024, Web: http://www.ilcarpino.com/. Gravner, Oslavia, Località Lenzuolo Bianco, 9;
Tel. 0481 30882, Fax 0481 548815, Web: http://www.gravner.it/.
Castello Conti Formentini, San Floriano del Collio, Via Oslavia, 5;
Tel. 0481/884131 - Fax 0481/884214; www.contiformentini.it
e-mail: info@castelloformentini.it
La Subida, Cormòns, Località Subida di Monte;
Tel 0481.60531, Fax 0481.61616, Web: http://www.lasubida.it/.
Tavernetta al Castello, Capriva del Friuli, Via Spessa 7;
Tel. 0481.808228; Web:http://www.paliwines.com/

24 ottobre 2007

ARTISTICAMENTE, IL COSTRUTTORE DI GUADI - INTERVISTA A FABRIZIO PONZETTA

Chissà se l'ottantenne sociologo Carmelo Roberto Viola, quando scrisse sul quotidiano di sinistra "Rinascita" la sua entusiasta recensione a un libro di Ponzetta, sapeva che parole simili nei confronti dello stesso libro le aveva usate, da tutt'altra sponda ideologica, il giornalista Gianfranco de Turris (presidente della Fondazione Evola) sul GR1?

D'altronde è sempre Fabrizio Ponzetta che, qualche anno fa, scrisse quel faro trasversale per navigatori dello spirito intitolato "L'esoterismo nella cultura di destra, l'esoterismo nella cultura di sinistra".
Non stiamo parlando di un accademico trombone, chino sui libri, che divulga le sue tesi, ma al contrario di un giovane e vitale artista contemporaneo, che pubblica e traduce in arte la propria ricerca personale.

I suoi "quadri", ad esempio, chiamati Porte, sono in realtà una sola fotografia, rielaborata con tecniche miste (e mistiche), che rivelano l'impossibilità sensoriale umana di poter guardare alla realtà in modo univoco. Ed è quest'unica antica e modernissima visione che Ponzetta, poco più di trent’anni, fotografa, scrive, videoriprende, spaziando dal tantra alla neurolinguistica, dal sogno lucido alla storia dell'esoterismo.

Con metodi spavaldi e guardando alla nuova tecnologia, l’artista scavalca gallerie ed editori mettendo in rete i suoi studi, le sue opere e le sue idee. Infatti oltre ai più tradizionali dvd, quadri o libri, su http://www.fabrizioponzetta.it/ lo ritroviamo a spacciare - come un pusher alla Matrix - ebook, cartoni animati zen e videoseminari, che gli permettono una qualitativa indipendenza dal mercato e da ogni tendenza, come lui stesso afferma.In questo show room virtuale, Fabrizio espone i suoi lavori e interagisce, tra blog e forum, con la sua piccola tribù di lettori e collezionisti.Bisogna segnalare, tra le tante e diversificate produzioni, l'ottima raccolta videoartistica in dvd TeleKaliYuga.

Cinque video d'artista, cinque ritratti viventi di una sequenzialità voluta. Ponzetta tesse le trame di una mente che raccoglie i suoi pezzi nel kalì yuga (l'età oscura per i testi tantrici, quindi l'era contemporanea nostra). Guardare TeleKaliYuga è come guardarsi dentro e fuori a 360 gradi: cinque video per cinque sapori, essenze primordiali di ogni poema destinato a riformare gli abitudinari processi psichici di un'epoca.


a cura di Cristina Favento e Andrea Imparato
pubblicata su Renudo di marzo 2007

22 ottobre 2007

DAVID BYRNE: MUSICA, CINEMA, FOTOGRAFIA


Sbirciando nell'archivio di Fucine Mute, addirittura nel primo numero, ho trovato una vecchia intervista di Marco Ligas Tosi a David Byrne che ripropongo...

MLT: Il tuo lavoro e' concentrato sulla psicosi del quotidiano...

David Byrne: Si, credo di si. Ho appena letto Psicopatologia della vita quotidiana di Freud ed è interessante notare le patologie della quotidianità: come dimenticare un nome, usare i termini sbagliati, avere lapsus... Forse quello che fai è mettere uno specchio davanti a te e a volte riesci a riflettere molte altre persone. Così riesco a catturare il 'respiro del mondo attraverso la fotografia'... Sembra che tu stia guardando fuori verso il mondo ma, in fondo, stai guardando dentro te stesso.

Leggi l'intera intervista su Fucine Mute

IL CASTELLO DI LUEGHI - PREDJAMA - IN SLOVENIA



20 ottobre 2007

GITA: MONTE NANOS, POSTUMIA, CASTELLO DI LUEGHI E CERKNICA

Nelle vicinanze di Trieste, sono diversi i sentieri che non richiedono eccessivo sforzo ma ricompensano gli escursionisti con una bella vista. Mete ideali per una gita in giornata sono soprattutto i monti del carso sloveno.
Tra questi, facilmente raggiungibile è il Monte Nanos, in sloveno Pleša, alto 1262 metri e meglio noto come Monte Re (da cui anche il nome del tipico formaggio carsico originariamente prodotto nelle malghe del posto con latte ovi-caprino). Qualche chilometro dopo aver passato il confine di Fernetti, avanzando lungo l’autostrada in direzione Lubiana, sarà facile notare la sua insolita e massiccia parete che si staglia sulla sinistra.
Il consiglio è di affrontare subito la ripida salita rocciosa (i metri di dislivello sono circa 700), che include anche un breve passaggio facilitato da una corda metallica, per poi scendere dall’altro lato. Alla cima si arriva da più parti ma il punto di partenza è, in genere, il parcheggio che si trova sopra il paesino di Prevallo (Razdrto). Per arrivarci, bisogna uscire dall’autostrada e, superato il centro abitato, basta seguire le indicazioni. Lasciato il parcheggio, superato il prato e il primo tratto di bosco, s’incontra un bivio. Per arrivare al cosiddetto “Naso” roccioso del monte, bisogna seguire la direzione indicata dal cartello con “ore 1.30”; il percorso è semplice e ben segnato. Una volta arrivati in cima, il panorama spazia da Postumia, al vicino monte Auremiano, sino al golfo di Trieste.
Poco più in basso rispetto al punto d’arrivo, c’è il rifugio Vojkova Koča (a ottobre aperto solo il sabato e la domenica) che offre a prezzi modici the, grappe, dolci e gustosi piatti tipici come jota, lubjanska e gnocchi o polenta col capriolo.
Dopo essersi rifocillati, imboccando il sentiero, che attraversa interamente il prato retrostante il rifugio (attenzione a non girare a sinistra verso Jez: la direzione da prendere è verso Predjama), si scende dal lato opposto del monte per godersi la parte boscosa e i paesini che s’incontrano lungo il cammino. Il primo è Strane, poco dopo l’antica chiesa di San Brizio, da dove una strada asfaltata poco trafficata fa ritorno a Prevallo passando per i borghi di Malo e Veliko Ubelisco.
Questa stessa strada è ideale da percorrere anche in bicicletta, magari in senso inverso proseguendo da Strane lungo il tratto di strada asfaltata che costeggia il retro del monte sino ad arrivare al rifugio.
Dopo la scalata, meta naturale per chi vuol proseguire in direzione Postumia sono le celebri grotte, che si snodano nel sottosuolo per oltre 20 km, o il favoloso Rio dei Gamberi (Rakek Skocijan), in parte sotterraneo, con il “temporaneo” lago carsico dalla superficie variabile nella pianura di Cerknica. A nove chilometri da Postumia, merita sicuramente una visita lo splendido Castello di Lueghi (Predjama), incastonato nella roccia a ridosso di una ripida parete a strapiombo di 123 metri. La particolarissima costruzione d’origine medievale si erge sopra il punto nel quale il torrente Lovka s’inabissa dando origine alla Grotta di Erasmo, un intreccio di gallerie e cunicoli profondi 140 metri e lungo 13 chilometri, che garantiva al maniero uno strategico accesso segreto.


di Cristina Favento

pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 19 ottobre 2007

17 ottobre 2007

CONSULENZE ENOGASTRONOMICHE

Ringrazio per le consulenze enogastronomiche Vlada e Stane Puzzer della Trattoria ai Fiori di Trieste (piazza Ortis 7, tel 040-300633):

http://www.aifiori.com/

15 ottobre 2007

12 ottobre 2007

OSMIZZE, CANTINE, AZIENDE AGRICOLE E ITINERARI DEL CARSO

Esplodono i colori autunnali del sommaco e, dopo le frenesie della vendemmia, ci si rilassa godendosi le ultime giornate di sole alto prima che arrivi l’inverno. Il Carso conserva il suo fascino in ogni stagione e si rivela un’ottima alternativa per chi vuole godersi l’altro volto della provincia triestina, lontano dalla frenesia cittadina che caratterizza il weekend della Barcolana.

Nonostante sia caratterizzato da una conformazione brulla e sassosa, poco adatta alla coltivazione agricola, l’altipiano ci regala dei vini dalla spiccata personalità e dalle origini antiche. La zona di produzione "Carso" comprende un’area ridotta, che punta sulla qualità più che sulla quantità; attualmente il marchio D.O.C. nella provincia triestina è riservato a Vitovska, Terrano, Chardonnay, Malvasia, Sauvignon, Merlot e Refosco.

Nella zona di Prepotto, comune di Duino Aurisina, sono ben tre le aziende di primaria importanza che, sebbene già piuttosto note, desideriamo segnalare a chi fosse interessato a lasciarsi tentare da Bacco.
La prima è l’azienda agricola Kmetija, con la splendida cantina di Beniamino Zidarich scavata nella roccia carsica e i vigneti che si affacciano sul mare. Il particolare metodo di vinificazione utilizzato, soprattutto per i vini bianchi, rende i prodotti altamente qualitativi e unici nei sapori e nei colori. Oltre alla Vitovska e al Terrano, non perdetevi il Prulke (il nome è un toponimo di una zona sotto Prepotto), che ha ottenuto il punteggio massimo nella guida dei vini Espresso 2008. Si tratta di un uvaggio composto da vitovska, malvasia e sauvignon, dal sapore morbido, intenso e armonico, che risulta molto fine e insolito all’olfatto. L’azienda si può visitare prenotando una degustazione a pagamento.

Tutti da assaporare sono i prodotti dell’azienda agricola Skerk, che fino al 14 del mese terrà aperta l’osmizza. Anche Boris Skerk e famiglia si dedicano alla coltivazione di varietà autoctone, quali Terrano, Vitovska e Malvasia, vinificate con cura nella cantina completamente scavata nella pietra calcarea, che garantisce il giusto equilibrio tra umidità e temperatura e permette al vino di sviluppare appieno le proprie potenzialità. Altra osmizza aperta nel weekend sarà quella di Fabec Franc a Malchina.

Non ha bisogno di grandi presentazioni, infine, il “filosofo del vino” Edi Kante, uno dei produttori più innovativi in Italia. Una visita alla sua cantina, dove trovate anche Sauvignon e Chardonnay, non guasta mai.

Gli amanti dei formaggi possono lasciarsi deliziare dalla genuinità garantita dal “Moisir”, il Consorzio per la promozione dei prodotti lattiero caseari della provincia di Trieste. I nove produttori associati sono tutti allevatori dell’altipiano carsico che utilizzano il latte dei propri animali e si attengono a una lavorazione tradizionalmente artigianale. Tra questi, restando in zona, ci sono le aziende agricole di Dario Zidarich, famoso per il suo formaggio stagionato in grotta, di Sidonia Radetic e di Ivan Pernarcich.

Per digerire vini e formaggi, vari sono i percorsi possibili per una bella passeggiata: dagli antichi insediamenti fortificati dei castellieri di Slivia a quelli del monte Ermada; dalle grotte del Pettirosso e di Visogliano a quella del dio Mitra, l’unico esempio in Italia di luogo sacro situato in una grotta naturale; dalla chiesetta gotica di San Giovanni in Tuba alle Bocche del Timavo, sino al classico e suggestivo sentiero Rilke, che, per due chilometri a picco sul mare, si snoda da Sistiana sino al castello di Duino.

Qui, sino al 21 ottobre, sarà visitabile la mostra dedicata proprio a “Rainer Maria Rilke (1875-1926): il poeta e i suoi angeli”. Sono esposti documenti originali, volumi d’arte, edizioni rare del primo Novecento, qualche manoscritto, taccuini, cartoline, riviste, stampe e circa 80 fotografie, una cinquantina in grande formato, che ritraggono lo stesso Rilke assieme a molte altre personalità di spicco dell’epoca. All’interno delle vetrine e lungo il percorso espositivo, sono riprodotti poesie scelte e brani di lettere scritte dall’autore che, accanto al riconosciuto talento poetico, rivelano la grandezza e la profondità della sua prosa.

di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 12 ottobre 2007

INDIRIZZI UTILI PER OSMIZZE, FORMAGGI E CANTINE

Di seguito riportiamo alcuni recapiti utili per un’escursione enogastronomica nel comune di Duino Aurisina.

Produttori lattiero caseari
Dario Zidarch: Prepotto 36, Duino Aurisina, Tel 040 201178 Cell. 00386631861441; Sidonia Radetic: Loc. Medeazza 10, Duino Aurisina, Tel 040 208987; Ivan Pernarcich: Visogliano 1/C, Duino Aurisina Tel 040 291498 Cell. 3335025086

Aziende agricole con cantina:
Beniamino Zidarich: Loc. Prepotto 23, tel. fax 040 201223, info@zidarich.it;
Edi Kante, Loc. Prepotto 3, tel 040-200761;
Bruno Skerk, Loc. Prepotto, 20, Duino Aurisina, tel. 040-200156;

Osmizza di Fabez Franc: Malchina 49, tel. 040-299442;
Consorzio per la Tutela della Denominazione di Origine Controllata dei vini "Carso", tel. 040 417649

11 ottobre 2007

SCORCIO DI ALESSANDRIA D'EGITTO


Massimo Rizzante: Italia vivaio di gerarchetti

Luigi Nacci (LN): Massimo Rizzante, poeta, saggista, traduttore, insegna Letteratura Italiana Contemporanea e Letterature Comparate presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ha studiato all’Università di Urbino, poi in Belgio, in Olanda, in Austria, in Francia. Una formazione umanistica ricca ed europea. Le chiedo, alla luce di una così ampia capacità di sguardo: a suo modo di vedere, ci sono delle differenze tra la poesia italiana contemporanea e quella degli altri paesi europei? Se sì, quali?

Massimo Rizzante (MR): Ho studiato a Urbino nel corso degli anni Ottanta. Per un certo periodo frequentavo un palazzo, Palazzo Benedetti, dove vivevano alcune amiche. Sulla parete di una stanza c’era disegnato – non sono mai riuscito a sapere da chi – un drago. Ho trascorso molte notti in quella stanza. Si può dire che una parte di me, la mia parte poetica, vi abbia residenza fissa. Lì è iniziata la mia personale lotta con il drago che, a differenza del santo della tradizione cristiana, non conduce a nessuna liberazione dal male. Non posso sconfiggere il drago. Primo, perché il male sta nel volersi liberare dal male. Secondo, perché così facendo dovrei accettare un’altra sconfitta, quella della creazione poetica.



Intervista a cura di Luigi Nacci

10 ottobre 2007

LA PUNTA DELLA LINGUA - POESIA FESTIVAL AD ANCONA

Torna la grande poesia ad Ancona. E conquista anche il Mercato! Fra gli ospiti della II edizione de LA PUNTA DELLA LINGUA – POESIA FESTIVAL (Ancona, 11, 13, 14/10/2007), Vivian Lamarque e Aldo Nove

L'Associazione Culturale NIE WIEM Onlus, in collaborazione con Regione Marche – Assessorato Istruzione, Provincia di Ancona – Leggere il ’900, Comune di Ancona – Assessorati Cultura, Politiche Giovanili e Pari Opportunità, Centro Servizi per il Volontariato, Indesit Company, Osteria Teatro Strabacco, organizza la seconda edizione de LA PUNTA DELLA LINGUA – POESIA FESTIVAL, che si svolgerà giovedì 11, sabato 13 e domenica 14 ottobre 2007 ad Ancona.

Dopo l'inaspettato e gratificante successo dello scorso anno (oltre 1.000 spettatori), torna LA PUNTA DELLA LINGUA. Anche quest'anno il Festival dedicherà spazio ad opere e autori capaci di contaminare la poesia con le altre arti, discipline, modalità espressive. E sarà, non a caso, la nuova forma d'arte della video-poesia ad aprire il festival, giovedì 11 ottobre, ore 21.30, Hangar Cult Lab, con una proiezione di opere partecipanti al concorso “Doctor clip” (Roma Poesia). Sabato 13 ottobre a Palazzo Camerata, ore 17, Valerio Cuccaroni, direttore della rivista ARGO, parlerà del rapporto fra poesia e media con il critico Andrea Cortellessa, che presenterà la collana di poesia da lui diretta «Fuori formato» (letture di Laura Pugno); i poeti dello Sparaijuri lab presenteranno l'Antologia europea dello slam (letture di Luigi Socci); il poeta-blogger Andrea Inglese, in trasferta da Parigi, verrà a illustrare il fenomeno della poesia diffusa via Internet. Alle 20.30 ci si trasferirà al Mercato delle Erbe, che si trasformerà da spazio commerciale in luogo d'arte, per un buffet di benvenuto a cui seguirà, ore 21.30, la lettura di Aldo Nove, uno dei più grandi scrittori sperimentali italiani che nel suo ultimo libro di versi Maria (Einaudi, 2007) sembra “convertitosi” da irriverente cannibale in pio devoto; Vivian Lamarque, la poetessa più letta d'Italia (secondo «La Repubblica») che presenterà in anteprima alcuni testi di Poesie per un gatto in uscita da Mondadori; e la rockpoetess Giovanna Marmo. Intermezzi musicali a cura del musicista Egle Sommacal, già chitarrista della cult band Massimo Volume. Domenica 14 ottobre si parlerà di Dio, guerra e omosessualità con Franco Buffoni, che alle 11 presenterà il suo libro Più luce, padre alla libreria Feltrinelli. Alle 21.30 si tornerà al Mercato delle Erbe dove si svolgerà un reading dei giovani poeti del Nono quaderno italiano di poesia contemporanea, curato dallo stesso Buffoni per i tipi della Marcos y Marcos: letture di Alessandro Broggi, Maria Grazia Calandrone, Mario Desiati, Massimo Gezzi, Marco Giovenale, Luciano Neri, Giovanni Turra, che come padrino avranno il poeta anconetano Francesco Scarabicchi e madrina la poetessa maceratese Renata Morresi.
«Nella consapevolezza che la poesia non cambierà il mondo, ci auguriamo che possa almeno rappresentare un’occasione di ascolto, dialogo, riflessione e, perché no, di divertimento» (Luigi Socci, direttore artistico de LA PUNTA DELLA LINGUA – POESIA FESTIVAL).
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Coordinamento & Comunicazione
Valerio Cuccaroni (cell. 339.6185682, email: valeriocuccaroni@iol.it)

Info:

08 ottobre 2007

UN BUON POETA SI PESA DOPO MORTO - CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI SU UMBERTO SABA E VIRGILIO GIOTTI

Convegno internazionale di studi per il Cinquantenario della scomparsa di Umberto Saba e Virgilio Giotti (Trieste, 25-26 ottobre 2007)
Nell’ambito delle Celebrazioni per il Cinquantenario della morte di Umberto Saba, promosse dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i giorni 25 e 26 ottobre avrà luogo a Trieste, presso l’Auditorium del Museo Revoltella e la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Convegno internazionale di studi “Si pesa dopo morto”.
Realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, il convegno è organizzato dall’Associazione “TriesteDistrettoCulturale”; è inoltre patrocinato dalla MOD, Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia e dalla Casa della Letteratura di Trieste.

Obiettivo del convegno e delle iniziative che lo affiancano è rendere omaggio a due fra gli scrittori triestini più rappresentativi del Novecento, Umberto Saba e Virgilio Giotti.
Se Umberto Saba è autore di fama internazionale, la cui opera ha influito sull’intero corso delle lettere italiane, Virgilio Giotti, grande amico di Saba, è certamente il più importante autore dialettale della tradizione triestina.
A cinquant’anni dalla loro scomparsa (Saba e Giotti sono morti entrambi nel 1957), il convegno “Si pesa dopo morto” analizzerà, attraverso l’intervento di prestigiosi relatori italiani e stranieri (sono previsti più di cinquanta interventi), l’interpretazione del mondo giuliano e delle culture confinanti nell’opera di Saba e l’originale opera di Giotti.
Curatrice del convegno è Cristina Benussi, ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Trieste, dove è Presidente del Corso di Laurea in Lettere. Autrice di numerosi saggi e volumi (su Moravia, Calvino) e di importanti pubblicazioni sulla letteratura triestina (Italo Svevo, Giani Stuparich, Anita Pittoni, Umberto Saba), ha collaborato con le maggiori università italiane ed europee e con la Loyola University di Chicago e ha spesso suscitato un’ampia discussione non soltanto accademica con i suoi studi sull’ebraismo, sulle minoranze culturali della città e sulla letteratura dell’esodo.
All’appuntamento di Trieste farà seguito a Milano, dal 14 al 16 novembre, il convegno “Saba extravagante”, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica, nell’ambito del quale verrà analizzato il periodo che il poeta triestino trascorse a Milano e le sue lunghe permanenze in altre città italiane.
Curatore del convegno milanese è Giorgio Baroni, ordinario di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea all’Università Cattolica, autore di numerose monografie (su Ungaretti, Giotti, Saba, Slataper, per citarne soltanto alcuni), direttore della rivista Lettere italiane, visiting professor a Princeton, Salamanca, Coimbra, Salonicco, Lisbona, New York.


Fra i numerosi relatori che si avvicenderanno nel corso delle due giornate del convegno triestino, figurano prestigiosi docenti universitari, critici letterari di diverse scuole e generazioni (fra gli altri Giancarlo Alfano, Roberto Galaverni, Paolo Febbraro) ed alcuni poeti.
L’apertura del convegno è affidata a Elio Pecora; autore di raccolte di poesie, romanzi e saggi critici, ha collaborato come critico letterario con la RAI, con numerosi quotidiani e periodici, con le riviste specializzate La Rivista dei Libri, Nuovi Argomenti, Poesia, Anterem, per citarne soltanto alcune.
Fra gli ospiti italiani spiccano i nomi di Pietro Frassica, dal 1976 docente di Letteratura Italiana all’Università di Princeton; Franco Musarra, fra gli italianisti più noti al mondo, docente negli ultimi vent’anni presso una delle più prestigiose università europee, quella di Lovanio; Franco Brevini, docente di Letteratura Italiana all’Università di Bergamo, autore dei volumi Poeti dialettali del Novecento e La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento; Anna Modena, docente di Letteratura Italiana all’Università di Pavia, curatrice, per Einaudi, dell’edizione critica e commentata di Colori, la raccolta completa delle poesie di Giotti.
Numerosi anche i relatori stranieri, provenienti da ben dieci paesi. Fra questi meritano una particolare menzione Željko Djurić, dall’Università di Belgrado, Pedro Luis Ladrón de Guevara, da quella di Murcia, in Spagna, Primus-Heinz Kucher, docente all’Università di Klagenfurt.


La sera di giovedì 25 ottobre, al Caffè Tommaseo, con inizio alle ore 21.30, avrà luogo una serata dedicata alla poesia di Saba, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale "Sidaja" (organizzatrice del Festival “Incontri Internazionali di Poesia”, che avrà luogo i giorni 26 e 27 ottobre presso la Casa della Musica di Trieste).
Protagoniste della serata cinque poetesse: l’italiana Rosaria Lo Russo, l’islandese Sigurbjörg Thrastardóttir, l’americana naturalizzata inglese Judi Benson, la slovena Taja Kramberger e l’austriaca, originaria del Sudan, Tarek Eltayeb.
Alle cinque autrici, nonché originali performer, il compito di interpretare, nella loro lingua madre, alcune poesie di Saba.
A corredo del convegno, mercoledì 24 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala Riunioni del Comune di Trieste, si inaugura Ritratti in mostra, originale evento espositivo che rende omaggio alle eclettiche figure di Saba e Giotti attraverso l’opera di due artisti, Ugo Pierri e Paolo Cervi Kervischer, che da tempo esplorano l’articolato rapporto fra poesia e arti figurative. La mostra rimarrà allestita fino al 24 novembre.
Il convegno e le iniziative collaterali sono ad ingresso libero.


disegni di Ugo Pierri

LA CITTà DELLE DONNE - ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA di MAJA DELAK



foto di Maja Delak esposta nel corso della manifestazione a Lubiana

05 ottobre 2007

GLI OCCHI DELLA MENTE A PESCHIERA DEL GARDA

Esistono strutture estetiche che accomunano artisti, scienziati, filosofi, teologi e intellettuali? Questo e molti altri sono i quesiti aperti nel corso della manifestazione “Gli occhi della mente”. A rispondere, la scorsa settimana, sono stati Edoardo Boncinelli (scienziato), Milo De Angelis (poeta), Salvatore Scafiti (artista), Massimo Donà (musicista-filosofo della musica), Stefano Moriggi (filosofo della scienza).
Domani e domenica, alle ore 18.00, si rinnova l’appuntamento con una serie di dibattiti, mostre, letture e momenti musicali. “Gli occhi della mente” raccontano gli organizzatori “rappresentano la metafora lampante che ha la forza dell’immaginazione nell’essere umano, precedono ogni atto creativo e agiscono in tutte le discipline del sapere”.

Sede degli eventi, a Peschiera del Garda, saranno ancora gli splendidi spazi della Caserma d’Artiglieria di Porta Verona, che, sino al 28 di ottobre, ospiterà una quarantina di suggestive opere di Boncinelli e Scafiti.
All’appuntamento di domani, interverranno il teorico della letteratura Adone Brandalise, il frate camaldolese Ubaldo Cortoni, il poeta Andrea Ponso e il teorico della letteratura Stefano Bellanda. Domenica sarà presentato il libro d'arte “Apologia di una forma” di Boncinelli, Manzoni, Ponso e Scafiti; seguirà l'intervento poetico-musicale di Danni Antonello dal titolo "Monologo di Bo".
Descritta anche da Dante nel ventesimo canto dell’inferno, Peschiera, “dove il lago si fa fiume”, deve molto alla sua collocazione geografica, all'estremità meridionale del lago di Garda, proprio dove questo ha il suo emissario, il Mincio, un affluente del Po. La cittadina, piacevolmente turistica, offre la possibilità di scegliere svariati itinerari di visita per esplorare testimonianze architettoniche che vanno dalle culture palafitticole al periodo romano, dall'alto e basso medioevo all'età scaligera, dal periodo di dominazione veneta all'età napoleonica, per fermarsi alla dominazione asburgica, quando Peschiera era una delle quattro roccaforti difensive del Quadrilatero.

Tantissimi sono i luoghi d’interesse anche nei dintorni. Costeggiando il lago per qualche chilometro, ad esempio, si raggiunge Gardone Riviera. Qui Gabriele d'Annunzio trascorse gli ultimi anni della sua vita ritirandosi nella sua stravagante dimora-museo all’interno del “Vittoriale degli Italiani", una cittadella monumentale che si estende per circa nove ettari, da lui costruita grazie alla collaborazione con l'architetto Gian Carlo Maroni.
Spostandosi, invece, verso l'interno, si raggiungono le splendide colline moreniche, tra le province di Mantova, Verona e Brescia. Numerose sono le possibilità di alloggio. Nel bresciano, consigliamo l'agriturismo "La Montina" (Via Baiana 17, Monticelli Brusati, tel. 030 653278), con camere e cucina ricca di prodotti tipici, dalle carni alla selvaggina al pesce di lago, oppure, a Pozzolengo, il casale medievale "Antica Locanda del Contrabbandiere" (loc. Martelosio di Sopra, 1; tel. 030 918151), bed and breakfast immerso nel verde dove gustare ricette raffinate a base di pesce di lago o brasati accompagnati da ottimi vini tipici come il Lugana e l’Amarone.

di Cristina Favento, pubblicato su Il Piccolo del 5 ottobre 2007

Ringrazio la sig.ra Maria Luisa Ballaminut che mi ha segnalato alcuni errori davvero gravi (che riporto con una certa vergogna nei commenti). Non è una scusante ma, purtroppo, nella fretta, capita di essere disattenti e/o superficiali. Chiedo scusa ai lettori e invito chiunque segnalarmi eventuali errori o imprecisioni negli articoli qui pubblicati.
In fede,
Cristina

02 ottobre 2007

LA CITTà DELLE DONNE A LUBIANA: LAUGH OUT LOUD, FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA


LUBIANA. Nell’espressione artistica, il riso è da sempre un mezzo potente ed efficace per stimolare il coinvolgimento e la riflessione. Il Mesto Žensk (La città delle donne), Festival Internazionale di Arte Contemporanea tutto al femminile, indaga quest’anno proprio il rapporto d’affinità che unisce arte e humour. Il programma della manifestazione, in corso a Lubiana dal 3 al 13 ottobre, prevede numerosi eventi e ospiti internazionali.
Katja Kobolt e Dunja Kukovec, curatrici della tredicesima edizione intitolata appunto “Laugh Out Loud!” (Ridi forte e chiaro!), mettono l’accento sulla polivalenza del riso e sulla vasta gamma di reazioni umane che suscita, così come accade nel caso di un’opera d’arte. Non si ride solo per qualcosa di buffo o divertente ma anche per autoironia, per imbarazzo, per sdrammatizzare o per disperazione, per una reazione isterica se si ha paura, per esorcizzare le debolezze umane che ci accomunano, senza distinzioni di età, razza o ceto sociale. Il festival, come una sorta di nuovo carnevale, intende rompere le gerarchie e dare spazio al ridicolo, al tabù, all’esagerazione, al nonsense, alla sorpresa, all’inopportuno, per poi tornare alla normalità più liberi e più consapevoli.

Si entra subito nel vivo della kermesse il 3 ottobre alla Galleria Škuc, dove sarà inaugurata l’esibizione Humor Work, dedicata al tema del precariato e realizzata nel corso di un intero anno in collaborazione con la Galleria Space di Bratislava, Cure Foundation di Sarajevo e i berlinesi Kanak Attak. Ad introdurci le altre opere sarà l’esposizione fotografica “Are all Cliches True? (I cliches sono tutti veri?)” di Melanie Bonajo, che esplora vari strumenti legati al concetto d’irrevocabile schiavitù. Anetta Mona Chisa e Lucia Tkacova sono le autrici di “Private Collection II”, installazione spaziale di economie parallele, mentre Kanak Attak presenta “HOW TO GETto Europe”, opera multimediale che rappresenta la durezza del migrare. In “Homometer II”, Valie Export cerca di spiegarci con le sue foto, perché il lavoro non può garantire una vita all’uomo. Il gruppo KPD (Kleine Postfordistisches Drama) si occuperà della “sindrome del burn out”, ovvero sindrome da esaurimento per mancanza di tempo libero, mentre Barbara Kapelj Osredkar, con la sua animazione interattiva intitolata “Yours”, ci offrirà uno sguardo sulla storia delle professioni femminili.


Tra gli appuntamenti più interessanti, arriveranno giovedì dall’Australia le showgirl di Finucane & Smith con il pluripremiato “The Burlesque Hour” (Kankarjev Dom, ore 20.30), un’esplosiva serie di cabaret, numeri da circo, danza e varietà, che ridicolizzano con ironia il genere erotico e i suoi stereotipi.
Venerdì prossimo, alla Galleria Moderna (ore 20), “Lupus in Fabula”, dell’italo-bangladese Myrian Laplante, impersonando personaggi mitologici o di fantasia, metterà in discussione false promesse, incongruenze e contraddittorie visioni del mondo. L’artista costruirà la propria installazione sotto gli occhi dello spettatore attraverso un’originale performance ispirata alle favole dei Grimm. Laplante presenterà anche “Neurons”: una scultura elettrica che ironizza sul funzionamento delle nostre cellule celebrali, prendendo ad esempio alcuni grandi personaggi storici. Seguirà un concerto della talentuosa Kevin Blechdom (ore 22 al AKC Centro Metelkova).
Da non perdere lo spettacolo di danza “Snow White” di Ann Liv Young, giovane esponente della scena artistica underground newyorkese, in programma la sera di martedì 9 ottobre allo Stara elektrarna (ore 22).
Affollato si preannuncia il concerto di Hanka Paldum (giovedì 11 al Cankarjev Dom, ore 21) , popolarissima cantante bosniaca di “sevdalinke”, tradizionali canzoni d’amore, che potremmo definire una sorta di Laura Pausini in versione balcanica.
A chiudere il festival sabato 13 ottobre, al Centro Metelkova, saranno i ritmi elettronici, house e disco del duo Stark, seguito dal sound gansta rap e hip-hop delle canadesi Stink Mitt.
Per il programma completo rimandiamo a http://www.cityofwomen.org/ (tel. +386-14381580).

di Cristina Favento, pubblicato su Il Piccolo di venerdì 28 settembre

01 ottobre 2007

LUBIANA: MUSEO ETNOGRAFICO E AMBIENT BISTROT

Accanto al Centro Metelkova, sede di numerosi eventi del festival, potete visitare il Museo Etnografico Sloveno (Metelkova 2), dov’è in corso un’originale esposizione di bambole giapponesi. Proprio di fronte, c’è il nuovo Coffe Shop del museo, che offre sfiziosi dolci fatti in casa. Nei giorni della manifestazione lo troverete piuttosto affollato e avrete ottime possibilità di incontrare i vari artisti presenti e di scambiare quattro chiacchiere con loro, magari bevendo qualcosa assieme.
Nella stessa zona, raggiungibile in cinque minuti a piedi, lo staff del festival consiglia vivamente il ristorante “Ambient Bistrot” (Cufarjeva Ulica 5, 1000, Lubiana, tel 00386-14302756) dagli arredi chic e i prezzi abbordabili. Stuzzicante è la scelta dei piatti, preparati per lo più con ingredienti acquistati al mercato e freschi di giornata. Si prediligono pesce e verdure, accompagnati da un buona scelta di vini locali.

di Cristina Favento, pubblicato su Il Piccolo di venerdì 28 settembre

Conservare l'infanzia dentro di sé...

... per tutta la vita
vuol dire conservare
la curiosità di conoscere
il piacere di capire
la voglia di comunicare

Bruno Munari

immagine: "Vortice di Colore" di Fred Casselman