Sono un eco i Canti Orfici, un incanto ipnotico questa poesia che la memoria replica incessante passeggiando sulle Rive triestine.
(Barche amorrate)
Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza
Ne l’ultimo schianto crudele
le vele le vele le vele
(Barche amorrate)
Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza
Ne l’ultimo schianto crudele
le vele le vele le vele
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RispondiElimina»
per Dino
RispondiElimina04:41, 22/6/2006 .. Inviato da paolo
grazie per aver pensato a Dino e alle sue vele...
anche lui declamava questa poesia fra le montagne...
pensava al mare di Genova, dove le vide vibrare, sul mare, legate e prigioniere.
Su Dino abbiamo fatto un sito pieno di poesia:
www.campanadino.it
e inoltre, da questa notte, è possibile sfogliare il
celeberrimo manoscritto, quello smarrito da Soffici:
qui, alla Marucelliana, biblioteca in Firenze:
http://www.maru.firenze.sbn.it/CAMPANA/home.htm
E' un bellissimo regalo, consiglio a tutti di farci una visita.
saluti campaniani
paolo