È in corso in questi giorni la nona edizione di “Ein Prosit”, una gustosa occasione per avventurarsi alla scoperta del Tarvisiano. Dedicata ai vini originari del Friuli Venezia Giulia e d’Italia, la manifestazione propone oltre centocinquanta produttori per una straordinaria "Mostra-Assaggio" che si terrà nel Palazzo Veneziano di Malborghetto. Come per le scorse edizioni, anche il settore della gastronomia sarà ben rappresentato da una cinquantina di aziende che propongono i propri fiori all’occhiello nella sezione denominata “Culinaria”.
Organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo in collaborazione con l’Agenzia Turismo FVG, l’iniziativa si è aperta ieri e prevede un intenso programma di cinque giornate che si concluderà lunedì. Il palato dei visitatori sarà sedotto dagli "Itinerari del gusto", alla presenza di grandi Chef nazionali ed internazionali, deliziato dalla sezione "La cucina della Valcanale ed i vini autoctoni", ovvero le proposte dei ristoratori del Tarvisiano abbinate ai vini presenti alla manifestazione, ed educato dai "Laboratori del sapore", scoperte e riscoperte dell'enogastronomia regionale. A completare l’offerta ci sono i "Mini-eventi", presso i ristoranti del comprensorio in orario pre e post cena, le "Degustazioni guidate" in lingua italiana e tedesca, gli "Incontri e seminari", incentrati su diversi aspetti del mondo viti-vinicolo, e l'anteprima di Alpe Adria Cooking, affermato Festival Internazionale di Alta Cucina. Novità di quest'anno sono uno spazio dedicato ai produttori biologici/biodinamici e la presenza di aziende provenienti dalle vicine Austria, Croazia e Slovenia. Per informazioni più dettagliate: 0428-2392, http://www.einprosit.org/.
Durante la manifestazione, a cura dello Chef Norbert Niederkofler del Ristorante St.Hubertus di San Cassiano, sarà celebrato con una cena il “Millenario della Foresta di Tarvisio”. Lo splendido patrimonio di flora e fauna, entrato a far parte del demanio italiano dopo la prima guerra mondiale, è meta ideale per gli appassionati di natura e sport (sci, alpinismo, arrampicata, ecc).
Per chi è in vena di prodezze adrenaliniche, nel bosco limitrofo al piazzale della funivia del Canin, c’è il Parco Avventura Sella Nevea, inaugurato lo scorso anno. In questo particolare parco dei divertimenti si pratica il “threeclimbing”, che consiste nell’arrampicarsi e spostarsi, imbracati con attrezzature di sicurezza, lungo dei percorsi realizzati tra gli alberi mediante passerelle, carrucole, liane e ponti tibetani.
Per chi è in vena di prodezze adrenaliniche, nel bosco limitrofo al piazzale della funivia del Canin, c’è il Parco Avventura Sella Nevea, inaugurato lo scorso anno. In questo particolare parco dei divertimenti si pratica il “threeclimbing”, che consiste nell’arrampicarsi e spostarsi, imbracati con attrezzature di sicurezza, lungo dei percorsi realizzati tra gli alberi mediante passerelle, carrucole, liane e ponti tibetani.
Chi preferisce, invece, una tradizionale passeggiata alla scoperta dei magici paesaggi invernali, magari con ciaspe e racchette, può aggregarsi alle bellissime escursioni organizzate periodicamente dalle guide naturalistiche locali. Tra le destinazioni più emozionanti includiamo i Laghi di Fusine oppure, raggiungibile attraversando tra i boschi il Sentiero del Pellegrino, il mistico santuario della Madonna di Lussari. Dal piccolo borgo omonimo si gode una vista meravigliosa sull’intera catena delle Alpi Giulie.
La prossima settimana, inoltre, saranno in corso nel Tarvisiano alcune tradizionali celebrazioni di San Niccolò che, così come in Carinzia e in Slovenia, arriverà vestito da Vescovo e accompagnato dai diabolici “Krampus”. La sera del 5 dicembre, all’imbrunire, le misteriose creature silvestri, munite di fiaccole, attraverseranno le vie centrali dei paesi accompagnando il carro del Santo intento a lodare o ad ammonire i bambini.
Ricoperti di pelli o pellicce, i Krampus indossano mostruose maschere sormontate da alte corna, emettono suoni gutturali e fanno un gran baccano con bastoni, verghe e campanacci. Affascinante allegoria della lotta tra bene e male che unisce tradizione cristiana a rituali d’ispirazione pagana, la divertente parata spesso si conclude nella piazza principale del paese con giochi e danze attorno al falò. All’indomani, nei piatti riposti la sera prima vuoti sul davanzale, secondo il merito, i bambini troveranno cioccolato, frutta secca e piccoli Krampus di pane dolce.
Ricoperti di pelli o pellicce, i Krampus indossano mostruose maschere sormontate da alte corna, emettono suoni gutturali e fanno un gran baccano con bastoni, verghe e campanacci. Affascinante allegoria della lotta tra bene e male che unisce tradizione cristiana a rituali d’ispirazione pagana, la divertente parata spesso si conclude nella piazza principale del paese con giochi e danze attorno al falò. All’indomani, nei piatti riposti la sera prima vuoti sul davanzale, secondo il merito, i bambini troveranno cioccolato, frutta secca e piccoli Krampus di pane dolce.
di Cristina Favento, pubblicato su Il Piccolo di venerdì 30 novembre 2007