Nella giornata di oggi - una giornata di mobilitazione femminile in Italia - vorrei ricordare un nome. Perchè quando ho letto la notizia sotto riportata mi è venuto da piangere. Perchè oggi nelle piazze italiane la presenza avrà un significato che, personalmente, voglio leggere non come troppo politicizzato o locale ma come una presa di posizione universale e critica.
C'è bisogno di persone che reagiscano di fronte a ciò che accade davanti ai loro occhi, di persone che riflettano con la propria testa, che si prendano la responsabilità di agire nella realtà in cui viviamo senza rimanere (tele)spettatori passivi. O almeno di provarci. Intanto ricordando un nome: Hena Begum.
"Quattro uomini, fra cui un imam, sono stati arrestati per l’ assassinio di una ragazzina di 15 anni, Hena Begum, e si sta indagando sul ruolo di altre 12 persone. L’adolescente è morta per emorragia dopo aver ricevuto circa 200 colpi di frusta; era accusata ingiustamente di aver avuto una storia extra-matrimoniale con un suo cugino, sposato, Mahbub Khan, che in realtà l’ha violentata. Fonti locali di AsiaNews affermano che il caso di Hena è emblematico di un fenomeno diffuso: ci sono molti casi del genere nel Paese, che di rado vengono alla luce".
13 febbraio 2011
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