Il sottile strato di neve ghiacciata che al mattino ricopre i pendii delle Alpi austriache viene comunemente definito „firm“. Di buon ora, in pista, gli ultimi appasionati sciatori e snowborder della stagione si fanno trovare pronti per cogliere l’attimo e godersi l’emozionante senzazione che si prova nella discesa, prima che il sole renda il manto nevoso troppo soffice e molle.
Scenario ideale per sperimentare questa particolare esperienza è la vallata dell'Ötztal, a pochi chilometri dal Brennero, dove sopra i 3000 metri di quota si stende maestoso il ghiacciaio Rettenbach. Qui si trova Sölden, una delle più note zone sciistiche austriache, con 146 chilometri di piste ben battute e due aree posizionate proprio sopra il ghiacciaio, che permettono delle emozionanti sciate primaverili, rese ancor più piacevoli dal sole e dal superbo paesaggio.
Moderni impianti di risalita rendono accessibili le tre vette - Gaislachkogl (3058 m), Tiefenbachkogl (3309 m) e Schwarze Schneid (3370 m) – ciascuna con la propria piattaforma panoramica: la costruzione a 120 metri sopra la stazione del monte Schwarze Schneid è un piccolo capolavoro architettonico; la più grande piattaforma circolare della zona, in cima al Gaislachkogl, offre una vista mozzafiato; spettacolare, infine, è la passerella sulla pedana di metallo appesa a due funi d'acciaio che sporge di quasi 25 metri accanto alla stazione del Tiefenbachkogl, spalla a spalla con la vetta Wildspitze (3774 m), la più alta del Tirolo.
Le piste sui ghiacciai Tiefenbach e Rettenbach, sotto la vetta Schwarze Schneid, sono piuttosto facili e adatte a sciatori di tutti in livelli, ad eccezione del difficile percorso di gara delle competizioni di Coppa Mondiale di Sci Alpino che annualmente vi si svolgono. Qui, a 3000 metri sul livello del mare e con una lunghezza di 170 metri, esiste il più elevato tunnel europeo percorribile con gli sci e con mezzi battineve. La discesa dalla vetta arriva sino a Sölden, con un dislivello di 1873 metri e una lunghezza di 12,8 chilometri.
La terza vetta, Gaislachkogl, rappresenta un paradiso riservato agli sciatori esperti, con una vasta scelta di discese, piste nere e percorsi fuoripista. Seguendo la bellissima "pista d'argento", verso la valle Rettenbachtal, si vede la strada panoramica del ghiacciaio, aperta solo durante i mesi estivi. Dall'altra parte della valle, sopra al piccolo borgo di Hochsölden, si trova l’area sciistica "Giggijoch", ideale per bambini e principianti, ad eccezione della Schwarzkogl e della sella Hainbachjoch, riservate a sciatori provetti.Sölden gode di fama mondiale anche per la gran quantità di locali après-ski dove, dopo la chiusura delle piste, iniziano le feste doposci all'aperto con musica e intrattenimento, che, in tarda serata, proseguono nei numerosi pub o nelle discoteche del posto. Gli amanti del relax, invece, dalle piste possono passare alle terme dell'Aqua Dome, Tirol Therme Längenfeld, dotate di tre particolari vasche all'aperto, saune, bagni di vapore e reparto bellezza. Da non perdere il curioso “Villaggio Icegloo” (2700 metri), situato ai piedi del ghiacciaio Rettenbach e in grado di alloggiare sino a 48 temerari intenzionati a passare la notte in igloo. Da dicembre a fine stagione sciistica, durante il giorno, la struttura è aperta a tutti e vi si possono sorseggiare tè caldo e vin brulè nella sala-lounge.
Carina da visitare è anche la tranquilla località di Obergurgl-Hochgurgl (1800 mt), sovrastata dai 3.082 metri del Wurmkogel, che si trova direttamente nella catena centrale alpina, al confine con Austria e Italia. Stando in quota si possono ammirare allo stesso tempo le Alpi tirolesi dell’Ötztal e dello Stubai oppure, a sud, le caratteristiche forme rocciose delle cattedrali dolomitiche. Sulla cresta, sopra la valle di Gurgl, troneggia il rifugio di design Top Mountain Star, un bar panoramico di nuova concezione architettonica progettato dall’architetto bavarese Peter Schmuck. La struttura circolare in vetro e acciaio che si apre a 360° sul paesaggio circostante dà l’adrenalinica sensazione di essere in equilibrio sul vuoto.
di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" sabato 26 aprile 2008