A causa delle misure adottate per il contenimento del Covid-19, le produzioni agroalimentari di molte regioni italiane rischiano di collassare. Noi cittadini possiamo però fare la differenze, salvaguardando un patrimonio che non ha prezzo e che sarà fondamentale per sopravvivere nel prossimo futuro , se non semplicemente per rialzarci in piedi in modo sano un domani.
Chiunque stia leggendo può fare la differenza con una spesa consapevole a sostegno della propria comunità!
Rispetto alla regione in cui vivo, condivido con piacere le informazioni che ho per sostenere questo tipo di azione collettiva importantissima. Fatelo anche voi per le zone in cui abitate, per far sì che il virus non intacchi una parte così vitale e importante del nostro macro organismo come le piccole produzioni alimentari.
In Friuli Venezia Giulia sta partendo la campagna di sensibilizzazione #IOCOMPROFVG per dare ‘ossigeno’ alle aziende locali e al tessuto agroalimentare della regione. Tutte le filiere locali sono infatti in sofferenza a causa dell’emergenza sanitaria. Un grosso impatto lo ha avuto all’inizio la chiusura delle mense scolastiche, con tonnellate di prodotti freschi rimasti nei magazzini e nelle celle frigorifere. Ma era solo l’inizio: la serrata di bar e ristoranti è stato come uno tsunami sui contratti di fornitura già in corso.
Recentemente lo stesso l’assessore regionale Stefano Zannier si è rivolto alle imprese di trasformazione chiedendo loro di usare latte friulano per far fronte al crollo della domanda di prodotti lattiero caseari freschi, che a sua volta sta causando il mancato ritiro del latte dalle stalle locali. In questo momento nemmeno l’export rappresenta un’alternativa valida, non solo per i filtri che diversi Paesi hanno imposto alle frontiere, ma anche per una guerra commerciale che ha causato la richiesta di ingiustificabili certificazioni virus-free come freno ai prodotti del Friuli Venezia Giulia.
È per questo che l’agenzia di cluster Agrifood FVG, in accordo con l’Assessorato regionale, ha lanciato la campagna #IOCOMPROFVG.
“Chiediamo ai consumatori di fare una spesa consapevole, oggi più che mai. L’invito è quello di privilegiare negli approvvigionamenti mozzarelle e formaggi freschi prodotti con il latte locale al posto di quelli ottenuti da cagliate straniere, salumi fatti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura di stagione provenienti da coltivazioni locali o, ove non sia possibile, nazionali – chiede il presidente Claudio Filipuzzi – Se metteremo nel carrello più prodotti del Friuli Venezia Giulia, daremo un aiuto concreto alle aziende agricole e agroalimentari della nostra regione. Per questo #iocomproFVG”.
Oltre alla Gdo (supermercati, discount…), Agrifood Fvg ha individuato anche altri canali di acquisto della spesa alimentare di prodotti locali, nel pieno rispetto delle regole di movimento delle persone previsto dai decreti governativi:
“FRESCO E LOCALE” (www.frescoelocale.it) – Soplaya, startup udinese, già attiva nel settore Horeca, dove accorcia la filiera distribuendo eccellenze direttamente dal produttore al ristoratore, si è reinventata e in un solo weekend ha dato vita a frescoelocale.it.
Nel sito, Soplaya ha raccolto una rete di produttori che riconvertono i propri spacci aziendali per farli diventare dei mercati di prodotti genuini e locali. È da poco possibile ordinare online la spesa e riceverla a casa, eliminando la necessità di recarsi in supermercati sovraffollati dove i passaggi di mani tra intermediari sono molti. Frescoelocale.it donerà poi 1€ agli ospedali regionali per ogni spesa effettuata sul proprio portale.
“BIOKIT ANTICOVID” - Iniziativa attivata nella zona di San Vito al Tagliamento dalla fattoria sociale e didattica “La Volpe sotto i Gelsi”, che consegna a domicilio quello che loro chiamano il “BioKit AntiCovid-19”, cioè cassette di frutta e verdura bio, ampliate per l’emergenza con l’inserimento di altri beni di prima necessità come pane, pasta, latte, caffè e prodotti per l'igiene personale e per la casa. Per conoscere e iscriversi al servizio: tinyurl.com/CassetteBioVolpe
MERCATI DI CAMPAGNA AMICA – Rimangono aperti i mercati di Coldiretti a Gorizia, Pordenone e Udine, con la massima attenzione a evitare contatti e assembramenti.
GODO AIAB – Il gruppo organizzato della domanda e offerta dell’Associazione italiana agricoltura biologica mantiene attivi i suoi centri di distribuzione presso Fiumicello, Trieste e San Marco permettendo l’acquisto di prodotti da piccole aziende biologiche locali. Per iscriversi al servizio: www.aiab.fvg.it/godo/
SPACCI AGRICOLI – Rimangono aperti ma sono accessibili solo dai residenti dello stesso comune.
GAL TRIESTE - Anche nella provincia di Trieste i triestini e gli altri residenti possono far portare i cibi e i vini di Carso e Istria a casa loro, ordinandoli al telefono, via whatsapp o per email, grazie al servizio creato in questi giorni da una serie di aziende agricole insieme al GAL Carso, che si sta adoperando sia per allargare la collaborazione tra le aziende, sia per aiutarle a promuovere il servizio permettendo ai cittadini di approvvigionarsi di un cibo sano, utile all’economia locale e al ruolo degli agricoltori, veri e propri “guardiani” e “manutentori” del territorio.
A Trieste in questo momento sono due i servizi organizzati dalle aziende, che permettono di farsi recapitare a casa carni suine, carni bovine, formaggi vaccini e caprini, salumi, miele, confetture, salse, sciroppi, olio extravergine di oliva, caffè.
Qui il link per ordinarli:
http://www.galcarso.eu/it/consegna-prodotti-locali/?fbclid=IwAR1-s1qWrkJk9I2bEnXGg3z3xX_gXiB3gIlG85SwQjLViP66FShg6uC8Mqw
Agrifood FVG, assieme all’Assessorato regionale, e al GAL Carso chiama pertanto tutti i cittadini a fare scelte consapevoli ed attente, dimostrando solidarietà nei confronti dei produttori del territorio. L’invito è quello di condividere anche con amici e conoscenti, attraverso i social network, gli acquisti solidali effettuati, riportando l’hashtag scelto per la campagna: #IOCOMPROFVG.