Il posto è splendido. Semplice e perfetto. Gli architetti Herzog & de Meuron hanno un tocco magico (da ieri sono una loro fan!). Il bar è glamour, con luci soffuse e ambiente in comunicazione con strada e piazza attraverso degli originali "oblo", mentre il ristorante è più luminoso. Le moderne lampade che pendono dal soffitto sono il vero tocco di interior design che crea la giusta atmosfera. Semplice negli arredi, che mescolano legno e metalli, la sala è molto ampia ma l'affaccio è questa volta intimo. Dà sull'incanto che è il cortile interno, delizioso soprattutto la sera, quando le sagome degli alberi sono piacevolmente "accese" di luce.
Il cibo è buono, il servizio discreto e gentile. Dulcis in fundo, ho scoperto che volkhouse significa "Casa del Popolo" e che questo luogo lo era davvero negli anni Trenta, e continua ad esserlo a suo modo oggi, grazie a delle sale da concerto dove vengono organizzate diverse attività culturali.
Un riuscito e fine connubio, insomma, tra innovazione e tradizione.
Non perdetevi una gita nel bagno! Scoprirete un'altra foresta incantata...
Nessun commento:
Posta un commento