"La mano del mio babbo è duemila volte più grande della mia.
Lui fa il meccanico. Anche io da grande farò il meccanico perché a me mi piacciono molto le macchine e le motociclette.
Con un passo il mio babbo fa cento metri. Se non sta attento batte la testa nei tetti delle case, perché è molto alto.
Lui è buono e mi vuole bene. Lui vuole bene anche alla mamma. Però un po’ di più a me.
Il mio babbo non si fa mai male. Lui mangia più di tutti.
Io da grande voglio essere come il mio babbo"
Cristina, ma speranza di cosa? Di una famiglia, di un lavoro, di una societa' migliore? La speranza e' un sentimento che si nutre di contenuti. edi, nel momento stesso in cui scrivi un post per dirci che 'sempre di piu'' la gente e' sfiduciata, ecco in quel momento anche tu ti rendi partecipe e megafono di quella sfiducia. Perche' non proponi un'iniziativa positiva? Siamo sotto Natale, che ognuno di noi dedichi 10 minuti del proprio tempo a parlare con un mendicante, a sorridere alla vecchietta sull'autobus, qualunque cosa. Vedrai che ti sentirai meglio.
RispondiEliminahai colto nel segno. sono d'accordo che la speranza si nutre di contenuti e che io stessa sono stata partecipe di quella sfiducia. in quel momento era effettivamente così, non una sfiducia passiva però. un momento di nebbia in cui resta la voglia di reagire e di coinvolgere chi ti sta attorno. l'immagine voleva essere proprio questo. le tue proposte sono un tassello in più...
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