Il teatro di figura ha celebrato Samuel Beckett, nel centenario della nascita, con una serie di eventi articolati nel Progetto Beckett&Puppet, ideato e promosso dal CTA (Centro regionale di Teatro d’Animazione e di Figure) di Gorizia. Vincitore è risultato Beckett Box scritto e diretto da Alessandro Serra, interpretato da Gianni Bonavera, Valentina Salerno e Marco Vergati, prodotto da Teatropersona in co-produzione con il CTA ed il contributo di Armunia.
Non esiste la scena, ma solo una soffitta, "che seduce i bambini in cerca dei segreti della vita e angoscia i vecchi rincorsi dalla morte", luogo della memoria, immagine di un mondo dis-creato, popolata di oggetti logorati, "caricati" di vita. Anche i personaggi beckettiani sono trattati come oggetti e non come personaggi.
"Chi agisce (l’universo dei fantocci e degli oggetti) non esiste realmente" troviamo spiegato nelle note introduttive allo spettacolo "E così l’azione è sogno, la scia d’ombra della nostra vita è già l’evento iniziale che si allarga dalla scena alla platea, contagiando nell’illusione totale chi si è aggiunto per ultimo dall’esterno, lo spettatore".
Leggi l'intervista ad Alessandro Serra su Fucine Mute
di Cristina Favento
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