Foto di Igor Zirojevic, tratta dal sito www. istra.hr |
ROVIGNO. Prosegue fino a domenica il Croatian Summer Salsa Festival che sta animando una tra le mete turistiche più apprezzate e pittoresche della costa adriatica.
A 95 km da Trieste, Rovigno occupa una penisola collinare su cui domina la Chiesa di S.Eufemia, costruita nel 1736 per custodire le esequie della santa protettrice. Gli stretti vicoli lastricati s’inerpicano tra le case sino al sagrato dell’imponete chiesa barocca la cui vista panoramica abbraccia il litorale e alcune delle 22 isole circostanti.
Antico borgo di pescatori d’origine romana, l’incantevole cittadina istriana fu per secoli territorio della Serenissima, che ne costruì le mura protettive nel XII secolo. Nelle piccole calli, si scoprono atelier, gallerie d’arte, intimi ristorantini, caffè e, soprattutto, quell’atmosfera fuori dal tempo che caratterizza il centro storico. Si possono visitare il Museo Civico, fondato dagli artisti rovignesi, l’originale Museo della Batana (speciale imbarcazione rovignese) o il complesso barocco del Convento francescano, che include una ricca biblioteca e un museo d’arte sacrale.
Il multietnico Festival di Salsa, giunto alla terza edizione, aggiunge un tocco singolare e caraibico alla città. Chiunque può partecipare e iscriversi a corsi di vario livello, tenuti da istruttori di fama internazionale, per metter subito in pratica quanto appreso nelle sfrentate notti danzanti previste dal programma (www.crosalsafestival.com). Stasera, nella piazza principale, suoneranno gli energetici “Cubismo”, che hanno inciso il proprio cd “Motivo Cubano” proprio a Cuba assieme ai membri del leggendario Buena Vista Social Club. La serata proseguirà al MMC che domenica ospiterà il Chillout Party. Domenica pomeriggio è prevista, invece, una festa in piscina organizzata nell’isola di S.Andrea, a 15 minuti in barca da Rovigno, dove si trova l’antico convento benedettino restaurato nel XIX secolo dal barone Hutterott e oggi trasformato in albergo.
Se si apprezzano le spiagge rocciose, l’intera costa offre piacevoli occasioni di balneazione. Le zone protette del Parco Forestale di Punta Corrente e il promontorio Zlatni Rat sono, inoltre, ideali per passeggiate a piedi o in bicicletta. Per dormire non c’è che l’imbarazzo della scelta, potete rivolgervi all’ufficio turistico vicino al porto vecchio (tel.00385-52811566).
I ristoranti sono numerosissimi ma spesso l’offerta si riduce ad uno standard mediocremente turistico, soprattutto per quanto riguarda i primi. Fa eccezione la trattoria “Toni” con un menu vario e casalingo. Se cercate buon pesce ma anche un posticino romantico, l’ideale è “Amfora” che si affaccia sul mare. A pochi chilometri dal centro, molto frequentati, “Orka” e “Tugurio” fanno sia carne che pesce; il Ranch Fortuna è consigliato per i piatti tipici di carni arrosto.
Innumerevoli sono le località visitabili nei dintorni di Rovigno, tra queste il Canale di Lemme, Orsera e Bale. Particolarmente affascinanti sono le rovine di Duecastelli (Dvigrad), una piccola Pompei medievale abbandonata da tre secoli che, sabato e domenica sera, farà da suggestiva cornice a un festival musicale.
A 95 km da Trieste, Rovigno occupa una penisola collinare su cui domina la Chiesa di S.Eufemia, costruita nel 1736 per custodire le esequie della santa protettrice. Gli stretti vicoli lastricati s’inerpicano tra le case sino al sagrato dell’imponete chiesa barocca la cui vista panoramica abbraccia il litorale e alcune delle 22 isole circostanti.
Antico borgo di pescatori d’origine romana, l’incantevole cittadina istriana fu per secoli territorio della Serenissima, che ne costruì le mura protettive nel XII secolo. Nelle piccole calli, si scoprono atelier, gallerie d’arte, intimi ristorantini, caffè e, soprattutto, quell’atmosfera fuori dal tempo che caratterizza il centro storico. Si possono visitare il Museo Civico, fondato dagli artisti rovignesi, l’originale Museo della Batana (speciale imbarcazione rovignese) o il complesso barocco del Convento francescano, che include una ricca biblioteca e un museo d’arte sacrale.
Il multietnico Festival di Salsa, giunto alla terza edizione, aggiunge un tocco singolare e caraibico alla città. Chiunque può partecipare e iscriversi a corsi di vario livello, tenuti da istruttori di fama internazionale, per metter subito in pratica quanto appreso nelle sfrentate notti danzanti previste dal programma (www.crosalsafestival.com). Stasera, nella piazza principale, suoneranno gli energetici “Cubismo”, che hanno inciso il proprio cd “Motivo Cubano” proprio a Cuba assieme ai membri del leggendario Buena Vista Social Club. La serata proseguirà al MMC che domenica ospiterà il Chillout Party. Domenica pomeriggio è prevista, invece, una festa in piscina organizzata nell’isola di S.Andrea, a 15 minuti in barca da Rovigno, dove si trova l’antico convento benedettino restaurato nel XIX secolo dal barone Hutterott e oggi trasformato in albergo.
Se si apprezzano le spiagge rocciose, l’intera costa offre piacevoli occasioni di balneazione. Le zone protette del Parco Forestale di Punta Corrente e il promontorio Zlatni Rat sono, inoltre, ideali per passeggiate a piedi o in bicicletta. Per dormire non c’è che l’imbarazzo della scelta, potete rivolgervi all’ufficio turistico vicino al porto vecchio (tel.00385-52811566).
I ristoranti sono numerosissimi ma spesso l’offerta si riduce ad uno standard mediocremente turistico, soprattutto per quanto riguarda i primi. Fa eccezione la trattoria “Toni” con un menu vario e casalingo. Se cercate buon pesce ma anche un posticino romantico, l’ideale è “Amfora” che si affaccia sul mare. A pochi chilometri dal centro, molto frequentati, “Orka” e “Tugurio” fanno sia carne che pesce; il Ranch Fortuna è consigliato per i piatti tipici di carni arrosto.
Innumerevoli sono le località visitabili nei dintorni di Rovigno, tra queste il Canale di Lemme, Orsera e Bale. Particolarmente affascinanti sono le rovine di Duecastelli (Dvigrad), una piccola Pompei medievale abbandonata da tre secoli che, sabato e domenica sera, farà da suggestiva cornice a un festival musicale.
di Cristina Favento
articolo pubblicato su Il Piccolo del 15 giugno 2007
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