01 ottobre 2008

JULIE ORRINGER, QUANDO HO IMPARATO A RESPIRARE SOTT'ACQUA

Mi immagino seduta con Aida, quando lei sarà vecchia e io famosa. Mi guarderà come se stessi occupando troppo spazio, e io avrò voglia di buttarla nell’Arno. Ma forse, a quel punto, ci ameremo con meno ferocia. Forse le lame del nostro odio reciproco si saranno smussate, e avremo già detto le cose che devono essere dette.

Julie Orringer

L’autrice riesce a dar vita a dei ritratti intensi, ricchi, emotivi, a momenti cosparsi di quella patina epica che solo i protagonisti di alcuni grandi romanzi di formazione sanno avere.
Sono storie in bilico tra tragedia e quotidianità, che sfiorano rovinose cadute e si trasformano, invece, in momenti di maturazione. Storie in continua evoluzione, magnificamente indefinite, così come si conviene alle stagioni acerbe della vita.

Cristina Favento

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