20 agosto 2009

Lanciarsi col paracadute sopra i cieli di Orsera

Lanciarsi con un paracadute è già di per sé un'avventura entusiasmante. Farlo sopra i cieli di Orsera diventa un'esperienza indimenticabile.


Oltre ai collaudati voli panoramici, da qualche mese, il piccolo aeroporto privato internazionale della cittadina istriana ha messo a disposizione i propri velivoli e piloti anche per realizzare dei lanci in tandem che vengono effettuati quotidianamente. Fino ad ottobre, dalla pista che si trova in prossimità del Canale di Lemme (Limski Kanal), unico fiordo naturale in Istria, turisti e appassionati hanno quindi la possibilità di spiccare il volo sopra uno dei panorami più spettacolari dell'intera costa adriatica. Se la giornata è limpida, la vista spazia dalle isole Brioni alle Alpi.
Non è necessaria alcuna precedente esperienza: chiunque (addirittura i bambini sopra gli 11 anni), dopo aver affrontato un corso propedeutico che dura pochi minuti, può lanciarsi saldamente allacciato al proprio istruttore paracadutista che lo affiancherà per l'intero volo. È sufficiente prenotare (tel. 00385-915290926; 00385-5244144) e iscriversi allo Skydiving sport club “Slobodan Pad” (che significa letteralmente “caduta libera”).
Una volta sistemata l’imbragatura e le formalità di rito, il resto sembra accadere in un attimo. Si decolla, si raggiunge quota 4000 metri, il portellone si apre e inizia un adrenalinico abbandono alla forza di gravità! Dopo lo strattone del paracadute che si apre, la vista può finalmente spalancarsi con gioia e sollievo senza più ostacoli davanti. Il paesaggio sottostante è un’affascinante collage di campi di colore puntellati dagli svettanti campanili di Orsera, Parenzo e Rovigno. Quasi non si sa dove girarsi a guardare tanta è la voglia di riempirsi gli occhi di mare, di terra e di cielo. Il rosso bruno del litorale croato, che si mescola al verde intenso delle pinete e al pallore roccioso dei lembi frastagliati di costa, è solcato dai 12 chilometri di verde smeraldo del Canale di Lemme. Un verde richiamato da numerose piccole baie e calette, che poi sfuma nel blu intenso dell’Adriatico chiazzato dalle scie bianche delle imbarcazioni e da decine di isole.

Sono 18 solo quelle dell’arcipelago di Orsera (in croato Vrsar), fino agli anni Cinquanta piccolo villaggio di pescatori e oggi meta del turismo internazionale. La pittoresca cittadina, decantata anche da Casanova nelle sue Memorie, è accovacciata su un colle che guarda la baia sottostante. Nelle intime viuzze del piccolo centro storico sorgono la chiesa rinascimental barocca di Santa Fosca del XVII secolo e la chiesa parrocchiale di San Martino. Il vicino castello, un tempo residenza estiva dei vescovi parentini, attualmente ospita residenze private. Delle antiche mura medievali, rimangono la porta orientale, che fu l'entrata principale della cittadina fortificata, e la minuta porta romanica costruita con blocchi in pietra nella seconda metà del XII secolo. Va visitata la chiesetta di Sant’Antonio risalente al 1656.

È ai piedi del colle che ha però preso forma la nuova anima di Orsera. Nella moderna marina e nelle numerose spiagge che circondano la baia, sulle quali sventola la prestigiosa bandiera blu, si concentrano le vivaci attività di mare e turistiche. Il parco naturale di Koversada, in particolare, è uno dei centri naturisti più famosi in Europa.

Nel periodo estivo il curato lungomare pullula di turisti ed è ravvivato da alcuni appuntamenti fissi. Come il festival musicale “Mare e chitarre” ospitato nella basilica di Santa Maria, o come le tradizionali e folcloristiche feste dei pescatori (la prossima è in programma l’11 settembre) che coinvolgono l’intera baia. Molto particolare è la scuola di scultura che si tiene a settembre nella cava abbandonata di Montraker, alla quale i turisti possono assistere, e che ogni anno arricchisce Orsera di nuove opere. Nella cittadina, infine, non manca una ricca offerta di fresche specialità di mare. Vi consigliamo di gustarle dal bel terrazzo del rinomato ristorante Trošt, affacciato sul porticciolo.
di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" di giovedì 20 agosto 2009 nella rubrica di viaggio "Weekend"

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