02 ottobre 2007

LA CITTà DELLE DONNE A LUBIANA: LAUGH OUT LOUD, FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA


LUBIANA. Nell’espressione artistica, il riso è da sempre un mezzo potente ed efficace per stimolare il coinvolgimento e la riflessione. Il Mesto Žensk (La città delle donne), Festival Internazionale di Arte Contemporanea tutto al femminile, indaga quest’anno proprio il rapporto d’affinità che unisce arte e humour. Il programma della manifestazione, in corso a Lubiana dal 3 al 13 ottobre, prevede numerosi eventi e ospiti internazionali.
Katja Kobolt e Dunja Kukovec, curatrici della tredicesima edizione intitolata appunto “Laugh Out Loud!” (Ridi forte e chiaro!), mettono l’accento sulla polivalenza del riso e sulla vasta gamma di reazioni umane che suscita, così come accade nel caso di un’opera d’arte. Non si ride solo per qualcosa di buffo o divertente ma anche per autoironia, per imbarazzo, per sdrammatizzare o per disperazione, per una reazione isterica se si ha paura, per esorcizzare le debolezze umane che ci accomunano, senza distinzioni di età, razza o ceto sociale. Il festival, come una sorta di nuovo carnevale, intende rompere le gerarchie e dare spazio al ridicolo, al tabù, all’esagerazione, al nonsense, alla sorpresa, all’inopportuno, per poi tornare alla normalità più liberi e più consapevoli.

Si entra subito nel vivo della kermesse il 3 ottobre alla Galleria Škuc, dove sarà inaugurata l’esibizione Humor Work, dedicata al tema del precariato e realizzata nel corso di un intero anno in collaborazione con la Galleria Space di Bratislava, Cure Foundation di Sarajevo e i berlinesi Kanak Attak. Ad introdurci le altre opere sarà l’esposizione fotografica “Are all Cliches True? (I cliches sono tutti veri?)” di Melanie Bonajo, che esplora vari strumenti legati al concetto d’irrevocabile schiavitù. Anetta Mona Chisa e Lucia Tkacova sono le autrici di “Private Collection II”, installazione spaziale di economie parallele, mentre Kanak Attak presenta “HOW TO GETto Europe”, opera multimediale che rappresenta la durezza del migrare. In “Homometer II”, Valie Export cerca di spiegarci con le sue foto, perché il lavoro non può garantire una vita all’uomo. Il gruppo KPD (Kleine Postfordistisches Drama) si occuperà della “sindrome del burn out”, ovvero sindrome da esaurimento per mancanza di tempo libero, mentre Barbara Kapelj Osredkar, con la sua animazione interattiva intitolata “Yours”, ci offrirà uno sguardo sulla storia delle professioni femminili.


Tra gli appuntamenti più interessanti, arriveranno giovedì dall’Australia le showgirl di Finucane & Smith con il pluripremiato “The Burlesque Hour” (Kankarjev Dom, ore 20.30), un’esplosiva serie di cabaret, numeri da circo, danza e varietà, che ridicolizzano con ironia il genere erotico e i suoi stereotipi.
Venerdì prossimo, alla Galleria Moderna (ore 20), “Lupus in Fabula”, dell’italo-bangladese Myrian Laplante, impersonando personaggi mitologici o di fantasia, metterà in discussione false promesse, incongruenze e contraddittorie visioni del mondo. L’artista costruirà la propria installazione sotto gli occhi dello spettatore attraverso un’originale performance ispirata alle favole dei Grimm. Laplante presenterà anche “Neurons”: una scultura elettrica che ironizza sul funzionamento delle nostre cellule celebrali, prendendo ad esempio alcuni grandi personaggi storici. Seguirà un concerto della talentuosa Kevin Blechdom (ore 22 al AKC Centro Metelkova).
Da non perdere lo spettacolo di danza “Snow White” di Ann Liv Young, giovane esponente della scena artistica underground newyorkese, in programma la sera di martedì 9 ottobre allo Stara elektrarna (ore 22).
Affollato si preannuncia il concerto di Hanka Paldum (giovedì 11 al Cankarjev Dom, ore 21) , popolarissima cantante bosniaca di “sevdalinke”, tradizionali canzoni d’amore, che potremmo definire una sorta di Laura Pausini in versione balcanica.
A chiudere il festival sabato 13 ottobre, al Centro Metelkova, saranno i ritmi elettronici, house e disco del duo Stark, seguito dal sound gansta rap e hip-hop delle canadesi Stink Mitt.
Per il programma completo rimandiamo a http://www.cityofwomen.org/ (tel. +386-14381580).

di Cristina Favento, pubblicato su Il Piccolo di venerdì 28 settembre

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