30 gennaio 2014

FARE BUON GIORNALISMO SIGNIFICA ANCHE SAPER PORRE LE DOMANDE GIUSTE


“La crisi del lavoro - dice Franco Siddi, segretario della Fnsi - sta rendendo difficile, complicata e non sempre comprensibile l’esercizio dell’attività di informare il pubblico vasto. La vicenda dell’Electrolux di Pordenone pone domande angoscianti per tutti. Senza voler giudicare le scelte professionali di alcuno, sicuramente, per il Sindacato dei Giornalisti, come per qualsiasi Sindacato dei lavoratori, semplificare in maniera estrema il problema come quello dell’Electrolux, andando tra la gente con un microfono aperto (per una trasmissione contenitore televisiva del pomeriggio come “La Vita in Diretta”) su una domanda a chiedere “Lei pur di non perdere il posto di lavoro accetterebbe mezzo stipendio” appare una forma espressiva generatrice di panico più che di riflessione a uscire in avanti da problemi complessi. C’è già abbastanza da essere spaventati per l’incertezza del lavoro in tutti i settori. Il Sindacato non potrà mai accettare nuove forme di schiavismo. Il lavoro non è lavoro se non è dignitoso e retribuito secondo giustizia. A volte il buon giornalismo non dipende solo dalle risposte che si riescono ad ottenere ma, troppo spesso, dalle domande che si fanno”.

24 gennaio 2014

100mila euro per la cultura. Vota il progetto più innovativo


Un gruppo di persone attive nel settore culturale ha deciso che fosse giunto il tempo di trovare delle strategie diverse e migliori per promuovere la cultura. Hanno unito le forze (e gli sponsor) e hanno messo in palio 100mila euro da dare ad un progetto culturale il cui successo sarà decretato dal pubblico.

Si chiama "cheFare" l'iniziativa, ed è davvero uno splendido strumento di ricerca sui nuovi modi di fare cultura oggi in Italia. Il sito è uno spazio pensato proprio per cercare e raccontare i progetti e le esperienze di chi, come gli ideatori, immagina e costruisce tutti i giorni mondi nuovi, un programma per chi crea, provoca e mette in movimento conoscenza. È uno spazio che permette ad associazioni e imprese profit e non profit di sviluppare il proprio fare, dando vita a collaborazioni diffuse e attivando network territoriali. CheFare è una piattaforma che premia insomma l’impatto sociale, segnalando e raccontando i progetti culturali ad alto grado di innovazione.

Dopo una prima fase, già avvenuta, di mappatura dei soggetti e dei progetti più interessanti, organizzati con modalità nuove e sostenibili di fare cultura, le votazioni ora sono aperte. Chi riceverà più voti incasserà il malloppo. Tutti possono votare. Ci sono delle iniziative davvero molto belle. Complimenti agli organizzatori del progetto e inboccalupo ai partecipanti.

E a voi votanti, buona scelta!