18 novembre 2008

TRES DIAS VINCE IL PREMIO ASTEROIDE AL SCIENCE PLUS FICTION 2008

VINCE IL PREMIO ASTEROIDE LO SPAGNOLO “TRES DIAS”
E AL TEDESCO “KINGZ” SPETTA LA NOMINATION AL MÉLIÈS D’OR

E’ TRES DIAS (BEFORE THE FALL), dello spagnolo F. Javier Gutiérrez, il vincitore del PREMIO ASTEROIDE (assegnato domenica 16 novembre, a Trieste, al miglior lungometraggio in Concorso). Lo ha deciso la Giuria di science+fiction 08, presieduta dallo scrittore Lucius Shepard. Con lui una Giuria d’eccezione, composta da grandi esperti e studiosi degli universi fantastici: lo scrittore Tommaso Pincio, lo storico del cinema Antonio Josè Navarro, Giovanni Mongini, ritenuto il maggiore esperto e collezionista di cinema di fantascienza in Italia, Ugo Malagutti, autore di fantascienza, editore e traduttore italiano, e il documentarista Alessandro Pinto.

A detta della Giuria, “per la sua analisi ricca di sfumature della morale umana nel contesto di condizioni estreme, il miglior lungometraggio in Concorso è TRES DIAS di Javier Gutierrez”, a cui va il PREMIO ASTEROIDE.

La Giuria ha inoltre assegnato due Menzioni Speciali “al film russo TERRA NOVA di Aleksandr Melnik, per la sua potente caratterizzazione, e alla pellicola scozzese THE DEAD OUTSIDE di Kerry Anne Mullaney, per l'idiosincratica rivisitazione del genere zombie movie”.

Nella sezione EUROPEAN FANTASTIC SHORT, la selezione di cortometraggi fantastici europei - in collaborazione con l’EFFFF - è stato premiato il cortometraggio KINGZ diretto da Benni Diez e Mainko Spahic.
Il cortometraggio tedesco ha ricevuto la Nomination per il Miglior cortometraggio fantastico europeo, che gli permetterà di concorrere nel 2009 al Méliès d’Or della Federazione Europea dei festival di cinema fantastico (“EFFFF” - www.melies.org) - “per la padronanza dei mezzi tecnici e dei ritmi cinematografici in una ambientazione recitativa ad alto livello”.

Menzione speciale al cortometraggio, proveniente dalla Spagna, DIE SCHNEIDER KRANKHEIT
di Javier Chillon. La Giuria ha deciso di premiare con questa menzione il film spagnolo “per l'originalità e il rigore con cui è stata realizzata una storia di non comune impegno”.

17 novembre 2008

Alex Bellini a meno di mille chilometri da Sidney!


Ormai da Sidney lo separano neanche mille chilometri di remate. Per concludere con successo un’avventura folle, per vincere una sfida con il mare ma soprattutto con se stesso. Alex Bellini, trentenne valtellinese ma triestino d’adozione, ha alle spalle 269 giorni trascorsi in solitaria nell’Oceano Pacifico a remare, in genere per 12 ore al giorno. Sono oltre 9.000 le miglia che ha percorso e quasi nove i mesi vissuti a bordo di una barca lunga 7,5 metri e larga meno di due. Senza vedere altro che cielo e acqua, almeno fino a un mese fa, quando gli si è parata davanti agli occhi l’isola Mattew, a sud della Nuova Caledonia. Il primo avvistamento di terra dopo la partenza da Lima avvenuta il 21 febbraio scorso. Una visione quasi irreale, arrivata dopo il disperato sforzo fatto per vincere le forti correnti che lo stavano trascinando a nord, fuori rotta; 38 ore di remata continua, interrotte solo da brevi e cadenzate pause per mangiare.
“Sono proprio gli imprevisti sempre in agguato la prova più difficile da affrontare”, racconta Bellini, “la sensazione costante di essere sempre in pericolo è estenuante”. Sebbene il traguardo sia vicino, questi giorni sono forse tra i più duri. Stanchezza e fatica si fanno naturalmente sentire, soprattutto a livello psicologico. Risale ad appena a due giorni fa l’ultimo capottamento provocato da una violenta ondata che ha rischiato di affondare l’imbarcazione. Non è ancora tempo di esultare insomma, perché in mare non si può dare niente per scontato. Pochi ne sono consapevoli quanto Bellini, tra i primissimi al mondo nella classifica di permanenza in mare.




“Ci vuole molto più coraggio ad affrontare le difficoltà che si conoscono bene piuttosto che l’ignoto” racconta il navigatore che nel 2005 aveva già attraversato l’Oceano Atlantico in un’altra solitaria a remi di otto mesi. Allora da Genova era arrivato a Fortaleza, in Brasile, sperimentando sulla propria pelle l’imprevedibilità e i tiri mancini che giocano gli elementi. Tra i suoi precedenti ci sono anche due traversate in slitta dell’Alaska e una maratona di 250 chilometri corsa nel deserto del Sahara.
Non sa spiegare Bellini quella spinta irrazionale e irrefrenabile che lo spinge ad affrontare sempre nuove avventure. Sul suo sito scrive di sé: “Ad ogni persona è stato assegnato un posto, nel mondo. Il mio è un posto senza nome e senza terra in cui soffia il vento della libertà”.
Per sedare la sua sete di spazio questa volta è partito dunque dal Perù con l’idea di raggiungere l’Australia. Equipaggiato di scorte alimentari, 21 chili tra libri e riviste, un i-pod, due dissalatori per procurarsi acqua potabile e di tanto coraggio. Il suo unico legame con la civiltà è un collegamento satellitare che permette al team che lo segue da terra di monitorare costantemente la sua posizione. E a lui di comunicare con sua moglie Francesca, che già lo attende impaziente a Sidney, e con i suoi fan. Sono in moltissimi a seguirlo e sostenerlo via radio e via internet, soprattutto grazie al suo sito che pubblica in tempo reale gli aggiornamenti al diario di bordo compilato tra le onde del Pacifico.
L’arrivo è atteso tra fine novembre e inizio dicembre. Secondo le previsioni, le correnti costiere dovrebbero agevolare l’ultimo tratto di navigazione e accelerare il ricongiungimento di questo novello Ulisse con la sua Penelope. Francesca Bellini si chiede in questi giorni come sarà il ritorno di Alex alla normalità, dopo tanti mesi trascorsi in solitudine in mezzo all’Oceano, avvolti dal buio e dal silenzio ad ascoltare “il rumore degli ingranaggi dell’Universo”.
di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" di domenica 16 novembre 2008

07 novembre 2008

Science+Fiction 2008

Science+Fiction torna con l'edizione ’08 nelle sale del Cinecity Multiplex di Trieste, dall'11 al 16 novembre.
Anche quest'anno il programma si annuncia ricco di anteprime, retrospettive, eventi speciali e incontri con autori di cinema o letteratura. Non mancheranno i classici del passato e il progetto Voyage Fantastique dedicato alla science fiction francese, oltre alla consueta selezione per il miglior cortometraggio fantastico europeo. E ancora incredibili ospiti come Marc Caro e il direttore di Positif Michel Ciment.
La sezione ufficiale – Neon – presenterà le migliori anteprime del cinema fantastico e comprenderà anche una sezione competitiva per il miglior lungometraggio di genere science-fiction e fantasy (premio Asteroide).
Imperdibile la serata di apertura con l'anteprima di Death Race di Paul W.S. Anderson – remake di Anno 2000 la corsa della morte, prodotto negli anni ’70 da Roger Corman – in uscita nelle sale a dicembre.
Tra gli eventi più attesi, un panel dedicato a 2001: Odissea nello spazio a quarant'anni dall'uscita del capolavoro di Stanley Kubrik, un appuntamento in video-conferenza con il leggendario Ray Harryhausen, e la proiezione di Chemical Wedding, la cui sceneggiatura è firmata da Bruce Dickinson, frontman degli Iron Maiden.
Infine, il nuovo aspetto di Science+Fiction: se la scorsa edizione ha visto sfrecciare per le strade di Trieste una sfera aliena luminosa, il 2008 si presenta con un'immagine fatta di fumo. Ad ognuno la libertà di scorgere in quel fumo una visione inquietante, un impalpabile mostro, un alieno o anche solo quello che rimane dell'arrosto dimenticato nel forno.