23 settembre 2008

NANETTO DA GIARDINO RAPITO, FA IL GIRO DEL MONDO E TORNA A CASA...

La proprietaria: «Storia incredibile, molto divertente»
Scomparso da una casa a Gloucester, è ricomparso con le foto che lo ritraggono in 12 paesi diversi!


LONDRA - Questa volta gli autori del furto del nanetto da giardino si sono voluti distinguere: oltre a rapirlo dal giardino della signora Eve Stuart Kelso, a Gloucester, lo hanno portato in giro per il mondo per sette mesi. Poi lo hanno rimesso al suo posto, con a fianco un elegante album rilegato in pelle nera. Dentro 48 foto scattate in tutto il mondo che mostrano il nano viaggiatore, sempre con la stessa inevitabile espressione, assorto ad annusare un fiorellino verde, mentre si cala da una montagna, nuota nel mare, usa la funivia, visita templi o guida una motocicletta.

IL GIRO DEL MONDO - Con il nanetto sono stati restituiti anche i timbri dell’ufficio di immigrazione di tutti i posti in cui è stato, tra cui Sudafrica, Swaziland, Mozambico, Nuova Zelanda, Australia, Singapore, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Cina, Hong Kong e Laos.

LA PROPRIETARIA: «STORIA INCREDIBILE» - «Mi è sembrato molto divertente. Mi ha fatto ridere vedere tutte le persone che ha incontrato durante i suo viaggio", ha commentato la proprietaria Eve, nonna di tre nipotini. «E’ stata una sorpresa stupenda. La storia è veramente incredibile».

DAL CINEMA ALLA REALTA' - La storia ricorda il film «Il favoloso mondo di Amelie» in cui l’incantevole protagonista Audrey Tautou affida a un’amica hostess il compito di portare in giro per il mondo il nanetto sottratto al giardino del padre, per spingere il genitore a uscire di casa dopo la morte della moglie.

Fonte: Corriere della sera, 11 agosto 2008

21 settembre 2008

LA VIA DELLE TRE ABBAZIE

Tre piccole Santiago friulane come mete da riscoprire, custodi di una dimensione perduta. La dimensione dell’andare, semplicemente, camminando, immersi nel paesaggio e nella natura, da mattino a sera. Un viaggio che si trasforma in una ricerca spirituale e culturale lungo antichi percorsi dei quali un po’ si è persa memoria.

S’intitola “La Via delle Abbazie” il bel progetto coordinato dall’architetto Magda Gruarin, in collaborazione con l’associazione Navel, ossia l’ideazione e valorizzazione di un cammino in Friuli Venezia Giulia che colleghi attraverso tante piccole tappe le abbazie benedettine di S.Gallo, Rosazzo e Santa Maria.
La durata totale prevista del percorso è di circa 15 giorni, suddivisi in tre tappe di 4-5 giorni ciascuna. Si parte dall’Abbazia di Moggio Udinese e si costeggia per un lungo tratto montano il fiume Tagliamento, seguendo l'antica via Julia Augusta, area ricca di pascoli, zone boschive, colline moreniche, riserve naturali, laghetti e zone agricole. Si prosegue verso Amaro e il lago di Cavazzo, il più grande della regione, per poi scendere percorrendo la strada panoramica dove si allenava il ciclista Ottavio Bottecchia, arrivando alla riserva naturale del lago del Cornino, a Spilimbergo e via sino all’Abbazia di Sesto al Reghena.
Da qui, la seconda tappa attraversa numerosi paesi della Bassa Pianura Friulana tra cui Cordovado, antico borgo medievale annoverato tra i 100 borghi più belli d'Italia, Rivignano e la frazione di Ariis, zona delle risorgive, Talmassons, con i numerosi mulini descritti da Ippolito Nievo, e Mortegliano, dove si può osservare il campanile più alto d'Italia. Si raggiunge così la località Case, a ridosso delle colline dei colli orientali, dove ha sede l’Abbazia di Rosazzo. L’ultima tappa del viaggio, passa tra i vigneti di Rocca Bernarda, la splendida cittadina ducale di Cividale del Friuli sulle acque del Natisone, la zona dei castelli di Attimis, Tarcento, Artegna e Gemona del Friuli. È possibile deviare lungo il sentiero della Sella di S. Agnese, che da Gemona alta-borgo Gleseute conduce a Venzone - borgo San Giacomo, attraverso un passo montano non elevato, di grande fascino paesaggistico, per poi ricongiungersi alla romana Iulia Augusta che porta a Moggio Udinese. Nell'ultimo tratto del cammino si attraversa una valle piuttosto stretta, segnata dal Tagliamento e incorniciata dalle montagne carniche, che offre bellissimi scorci del fiume e permette di scoprire alcuni borghi carnici solitamente non raggiungibili attraverso le vie di grossa percorrenza.

Per indicazioni dettagliate e possibili variazioni, rimandiamo all’omonima guida “La Via delle Abbazie”, promossa e distribuita dai comuni di Moggio Udinese, Sesto al Reghena e Manzano, dove hanno sede gli edifici storici interessati. Il volume sarà presentato dalla curatrice Gruarin domani, alle ore 17, all’auditorium Centro Culturale Burovich in Piazza Barbo a Sesto Al Reghena, nell’ambito di un convegno sugli “Itinerari culturali e religiosi in Friuli Venezia Giulia” al quale parteciperanno diversi ospiti. Un’occasione per conoscere le proposte di un turismo alternativo, che permetta di scoprire spazi affascinanti e ancora poco conosciuti, di assaporare l’ospitalità e i prodotti locali più genuini e tradizionali, e magari anche di ritrovare nella tranquillità di antichi chiostri una personale dimensione spirituale.

Similmente a quanto già avviene in altre parti d’Italia e d’Europa, dunque, anche in regione le vecchie Abbazie tornano ad essere, in una prospettiva chiaramente secolarizzata, dei punti di partenza per vivere e valorizzare il territorio. Come a ricordarci la rete di abbazie benedettine sparse in tutto il mondo, e in particolare nel vecchio continente, che hanno rappresentato il tessuto connettivo della storia europea e della sua società civile. E chissà che il percorso friulano non diventi un primo segmento destinato ad allungarsi in futuro oltre i confini nazionali, magari fino al Monastero di Stična in Slovenia o all’Abbazia di Melk in Austria.


di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 19 settembre 2008

Cammino Abbazie friulane: riferimenti pratici

Una mappa del cammino friulano con relativa descrizione è reperibile sul sito: www.laviadelleabbazie.it.
Per maggiori informazioni: info@navel.fvg.it.

Indirizzi
Abbazia San Gallo, via Abbazia, tel/fax 0432 51510;
Abbazia Santa Maria, p.za Castello 3, tel. 0434-699014;
Abbazia Rosazzo, pza Abbazia 5, 0432-759091.
Dove dormire
Bed & breakfast nel Friuli Venezia Giulia:
Stretta J.Stellini, 15, Cividale del Friuli, tel. 0432-731854
Siti ultili
www.prolocofriulinordest.it
Informazioni e assistenza turistica in loco:
Comune Moggio Udinese: tel. 0433-51514;
Puntoinforma Comune Sesto al Reghena, tel. 0434-699701;
Comune di Manzano tel. 0432-740916.

05 settembre 2008

ISTANTES

Ogni tanto ve la ripropongo perché è sempre attuale... soprattutto il lunedì di una nuova settimana.

Se potessi vivere di nuovo la mia vita
Nella prossima cercherei di commettere più errori
Non cercherei di essere così perfetto,
mi rilasserei di più
Sarei più sciocco di quanto sia stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio
Sarei meno igenico
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli
che vissero ogni minuto della loro vita
in modo sensato e con profitto;
certo, mi sono preso qualche momento di allegria
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni
perché, se non lo sapete,
di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da qualche parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere,
vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se potessi rivivere la vita dall'inizio.
Ma vedete, ho 85 anni
e so che sto morendo.

Si pudiera vivir nuevamente mi vida
En la próxima trataría de cometer más errores.
No intentaría ser tan perfecto,
me relajaría más.
Sería más tonto de lo que he sido,
de hecho tomaría muy pocas cosas con seriedad.
Sería menos higiénico.
Correría más riesgos,
haría más viajes,
contemplaría más atardeceres,
subiría más montañas,
nadaría más ríos.
Iría a más lugares adonde nunca he ido,
comería más helados y menos habas,
tendría más problemas reales y menos imaginarios.
Yo fuí una de esas personas que vivió sensata
y prolíficamente cada minuto de su vida;
claro que tuve momentos de alegría.
Pero si pudiera volver atrás trataría
de tener solamente buenos momentos.
Por si no lo saben, de eso está hecha la vida,
sólo de momentos; no te pierdas el ahora.
Yo era uno de esos que nunca
iban a ninguna parte sin un termómetro,
una bolsa de agua caliente, un paraguas y un paracaídas;
si pudiera volver a vivir, viajaría más liviano.
Si pudiera volver a vivir
comenzaría a andar descalzo a principios
de la primaveray seguiría descalzo hasta concluir el otoño.
Daría más vueltas en calesita,
contemplaría más amaneceres,
y jugaría con más niños,
si tuviera otra vez la vida por delante.
Pero ya ven, tengo 85 años
y sé que me estoy muriendo

Jorge Luis Borges

04 settembre 2008

ORGOGLIO E INDIFFERENZA, editoriale di Paolo Ghiotto Marin


Torno al fango delle strade nel sud, agli indios in lutto ereditati nella conquista, a un continente oscuro che cercava chiarità. Spero che lo splendore di questa sala, illuminando il mio passato, si prolunghi e raggiunga, attraverso terre e mari, il futuro di quei popoli che difendono il diritto alla dignità, alla libertà e alla vita. Sono un rappresentante del tempo, e delle attuali lotte che popolano la mia poesia. Perdonatemi per aver esteso il mio ringraziamento ai dimenticati della terra, ma in questa occasione felice della mia vita li sento più veri di qualsiasi verso, più alti delle mie cordigliere, più ampi degli oceani e dei deserti. Io appartengo con orgoglio alla moltitudine umana, non a pochi individui, e sono qui circondato dalla loro presenza invisibile.

Pablo Neruda, dal discorso tenuto alla consegna del premio Nobel, Stoccolma, 10 dicembre 1971.