30 gennaio 2008

vancanza o non vacanza, questo il dilemma....

VENEZIA, CARNEVALE 2008 SENSATION

Il Carnevale veneziano è un evento da vivere a pieni sensi, soltanto a parole è impossibile restituirne intensità e magia. Considerato il maggior avvenimento turistico della città, la manifestazione è tra le più famose e spettacolari al mondo e attrae nella laguna migliaia di visitatori sedotti dalla straordinaria varietà di figure, suoni e colori.
Proprio alla gioia percettiva sarà dedicata l’edizione 2008, intitolata appunto “Sensation”, che intende valorizzare il divertimento come elemento genuino, che nasce proprio dal coinvolgimento immediato del corpo. “Sarà un carnevale nuovo, che investe i cinque sensi più uno - la mente, sede dell'anima, ha specificato il direttore artistico, Marco Balich - sensi che troveranno posto uno per ogni sestiere di Venezia”. Ciascuna delle sei aree sarà riscoperta attraverso lo sviluppo e la spettacolarizzazione di un senso, in un percorso che porterà il pubblico verso una nuova dimensione del Carnevale. È stata organizzata anche una gara tra sestieri per identificare quello che meglio vivrà il carnevale, al quale sarà consegnato il premio di "sestiere più carnevalizzato".

I sensi saranno stimolati e valorizzati attraverso la presenza di elementi scenografici, performance di gruppi teatrali e di artisti, concerti e installazioni di light design. Santa Croce sarà il sestriere dedicato all’olfatto, Castello stimolerà l’udito e Cannaregio il gusto, mentre Dorsoduro svilupperà temi legati senso del tatto. San Polo, che ospiterà anche il consueto spazio dedicato all’infanzia con letture animate, spettacoli di burattini, teatro di figura e di strada, animazioni con piccole strutture volanti e dal Circo Ripopolo, sarà il regno della vista. Centro sensoriale e pulsante sarà naturalmente San Marco, che rappresenterà il sesto senso, la mente, e ospiterà il palco principale su cui si alterneranno i maggiori protagonisti della manifestazione.
La kermesse si aprirà ufficialmente sabato 26 gennaio con una delle più antiche e celebri ricorrenze veneziane: la “Festa delle Marie”, corteo organizzato a partire dalle ore 15 da S.Pietro di Castello a Piazza San Marco e accompagnato da giochi popolari, tornei, artisti e musicisti. La sera sarà tutta dedicata all’udito con il “Sensation opening party”, dalle ore 22, al Padiglione Italia presso i Giardini della Biennale.

A seguire, domenica 27, ore 12 in piazzetta San Marco, ci sarà l’immancabile “Volo dell’angelo”, altro appuntamento all’insegna di una tradizione le cui origini si perdono nelle pieghe burlesche dei secoli. I primi documenti che testimoniano l’esistenza di usanze carnevalesche risalgono al periodo medievale, quando apparvero le prime sentenze della Serenissima atte a frenare gli immorali eccessi dei patrizi veneziani. Compaiono, invece, nel Cinquecento le prime notizie sulle spettacolari performance identificate con il nome di “volo dell’angelo”, più tardi sostituito dal “volo della colomba”. Tra le 14 e le 16.30, a raccontarci a modo loro qualcosa in più, saranno alcuni artisti europei che si esibiranno sul palco di San Marco per ricordare le immagini del Carnevale storico nell’ambito di “Sensation Fantasy”, organizzato dal Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche.
Da non perdere, martedì 29, è la festa di Carnevale al buio, dove, esclusa la vista, avranno modo di dominare tutti gli altri sensi, in particolare il tatto. Venerdì 1 febbraio, arriva l’evento simbolo di questo carnevale, il “Sensation Show” (piazza San Marco dalle 20 alle 22), che celebrerà Venezia e i suoi sei sestrieri con performance, effetti speciali, musica di qualità e grande energia. Sabato si replica sia lo show che il Rasta party a seguire. Sabato 2 febbraio sarà la volta di “Incontri, luci ed essenze”, frammenti di teatro, danza, circo e fuoco, che, con l’ausilio di incensi ed essenze profumate, segnano il debutto nazionale di Piero Chiarenza riletto in chiave olfattiva. Molto atteso è, infine, un altro appuntamento di antica tradizione: l’intera giornata di martedì 5 sarà dedicata al Carnevale di Burano, che culminerà in una coinvolgente festa conclusiva.

di Cristina Favento, pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 25 gennaio 2008

Percorsi gastronomici, serate dance e Drag Queen al Carnevale di Venezia

San Polo ospiterà una serie di serate musicali con dj set, concerti live e ospiti nazionali e internazionali. La stessa tipologia di eventi caratterizzeranno anche gli appuntamenti musicali di “ConTatto in Campo” a Dorsoduro, in Campo Santa Margherita, e della Stazione Marittima, che ospiterà concerti live fino a mezzanotte. Per l’After Hour Sensation, a partire da mezzanotte, bisognerà dirigersi allo spazio Mondadori a San Marco. Cannaregio, in Campo San Geremia, sarà animato dai i ritmi caraibici del West Indies Festival. In collaborazione con i ristoratori AEPE e con altre realtà veneziane, sono stati ideati anche dei percorsi gastronomici carnevaleschi attraverso le fondamenta di Cannaregio, da la Misericordia, dei Ormesini e de la Sensa, Strada Nuova e Campo Santi Apostoli. Segnaliamo, infine, “Controsensi”: un’appassionante competizione tra Drag Queen che si sfideranno in scena accompagnate da ritmi musicali rigorosamente anni ’80.

28 gennaio 2008

RICONOSCERSI IN UN'IMMAGINE...


Navigando qua e là, ho trovato questa...

CARNEVALE UDINESE 2008

Anche il Carnevale udinese propone quest’anno un calendario ricco e festoso nel quale i grandi eventi di piazza s’incrociano con gli appuntamenti nelle circoscrizioni, nei teatri, nei musei e addirittura in biblioteca. Promossa dall’assessorato alla cultura del comune di Udine, la manifestazione coinvolgerà l’intera città in una grande festa popolare che culminerà nella sfilata di sabato 2 febbraio con carri e gruppi mascherati accompagnati dalle allegre esibizioni dei musicisti di strada. Il corteo percorrerà le vie del centro storico per arrivare in piazza Libertà, dove ci sarà il momento più atteso: lo spettacolo-evento dei Sonics, straordinario gruppo italiano di acrobati volanti che faranno girare la testa agli spettatori esibendosi in evoluzioni a parecchi metri d’altezza.

Il programma settimanale prevede numerosi appuntamenti che allieteranno le piazze udinesi. Nel cuore della città, a partire dalle ore 15, i più piccoli festeggeranno il giovedì grasso il 31 gennaio nella piazza Matteotti-San Giacomo con spiritosi spettacoli animati. Protagonisti degli intrattenimenti, adatti a tutte le età, saranno le compagnie La bicicletta Bizzarra e Terzo Studio, con lo spettacolo “Alto Livello”, intessuto su scketch comici e tecniche di trasformismo e illusionismo su trampoli di grande impatto visivo, seguite dal duo di comici giocolieri equilibristi Marco&Luca, diplomati alla Scuola di Stato del Circo di Mosca, capaci di destreggiarsi su scale a pioli, motocicli alti due metri e abili nel maneggiare birilli e torce infuocate, e dalla Banda Carapagiu, specializzata nella samba, che porterà in piazza il ritmo più genuino del famoso Carnevale carioca, passando per i ritmi regionali del nordest come il baiao e il maracatu, fino alla tradizione afro-religiosa del candomblé e alle contaminazioni di funk’n’samba, reggae e liscio.
Domenica 10, al Palamostre alle ore 18, sarà proposto “Il viaggio con il piccolo Mozart”, una lettura musicale del grande compositore salisburghese dedicata all’infanzia, mentre la giornata di lunedì, dalle ore 15, riunirà grandi e piccini per assistere a performance ed esibizioni tutte all’insegna della risata.

Stupore e fantasia saranno nuovamente protagonisti negli appuntamenti di martedì 5 febbraio quando si esibiranno i Micro circo e L’Uomo Orchestra, che ci affascinerà esibendosi in numeri di mangiafuochismo, fachirismo, teatro di strada e musicale, con gran finale di piccoli giochi e coriandoli. Seguiranno Il clownesco e mimico Mago di Via Toscanini e la musica di strada scanzonata e carica di ritmo dei Fanfara Burek, ricca di incursioni jazz e di rocamboleschi soli. Nella stessa giornata, rivivranno i personaggi tipici della Commedia dell’Arte con “Il Giuramento dell’amor spergiuro”, canovaccio originale scritto e diretto da Claudio de Maglio e Giuliano Bonanni, giocato su parodie della vita quotidiana, colpi di scena, travestitismi e acrobazie, conditi in salsa d’attualità e da un colorito uso delle lingue. Interessanti da seguire saranno anche gli appuntamenti pomeridiani, come “Carneval’arte” e “Riti del fuoco”, proposti da biblioteche, Civici Musei e circoscrizioni (per informazioni, tel. 0432/414717).
di Cristina Favento,
pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 25 gennaio 2008

23 gennaio 2008

INTERVISTA A MURCOF, OSPITE D'ECCEZIONE ALLA TERZA EDIZIONE DI CATODICA


La terza edizione di Catodica, rassegna di video arte, si apre alle sperimentazioni del noto artista internazionale Fernando Corona, in arte Murcof. Promossa dall’associazione “Fucine Mute” nell’ambito del “Trieste Film Festival” e curata da Maria Campitelli assieme al Gruppo 78, la manifestazione si concentra quest’anno in un'unica intensa serata che avrà inizio alle ore 20 al teatro Miela di Trieste.
Il programma propone la compilation “LOVING TOO”, curata da Mario Gorni di Careof, e i video raccolti da Maria Campitelli sotto il titolo di PRIMIZIE. Il momento clou della serata, fruibile in diretta web sul sito www.catodica.it, sarà il concerto di Murcof accompagnato dai visuals del duo “XX-XY”.
“Per me la musica è un modo di comprendere me stesso e il mondo”, dichiara il compositore messicano, “un modo per sperimentare e cogliere l’indicibile della vita, per trascendere i labirinti del linguaggio testuale e connettersi direttamente con la fonte delle cose.

In molti hanno descritto la tua musica come l'unione dei beat sintetici generati dal laptop e di samples di musica classica. Il tuo ultimo album, “Cosmos”, dimostra che sai uscire da questo schema. È stata una scelta conscia o hai seguito l'istinto?

È un’evoluzione logica rispetto a ciò che volevo esprimere in questo nuovo lavoro: sapevo che le strutture usate in precedenza non erano pienamente adatte e ho ridotto la parte ritmata, concentrandomi di più su armonia e texture. Questa volta ho attinto maggiormente dalle strutture musicali classiche piuttosto che dall’elettronica.

Parlando di “Cosmos”, sono stati citati musicisti come Ligeti e Arvo Pärt. Ci sono delle avanguardie musicali che ti hanno influenzato?

Certamente mi hanno influenzato gli artisti che hai citato e altri ancora, come ad esempio Giacinto Scelsi, Velentin Silvestrov, ecc..

C'è un regista col quale sogni di collaborare per la realizzazione della colonna sonora di un film?
Un buon progetto può nascere da uno spunto qualsiasi, cerco di mantenermi mentalmente aperto quando considero potenziali collaborazioni cinematografiche. Sarebbe stato fantastico poter lavorare a "Inland Empire" di Lynch.

Come e perché nasce la collaborazione con il duo “xx + xy” per la parte visiva dei tuoi live?
Ci siamo conosciuti a Roma nel 2006 e da allora abbiamo collaborato assieme piuttosto spesso. Li apprezzo perché sanno rimanere astratti e suggestivi. Un complemento visivo è un rischio perché può limitare la musica e indurre a un’esperienza precostruita ma loro sono capaci di dare molto attraverso i loro paesaggi visivi, dove l’immaginazione è al servizio della musica e la amplifica.

di Cristina Favento
Intervista pubblicata su "Il Piccolo" di mercoledì 23 gennaio

Ringrazio Fabrizio Garau, cuore redazionale di Audiodrome, senza il quale l'intervista non sarebbe stata possibile e naturalmente Enrico Bravoglia e Serena Smeragliuolo di Fucine Mute per la disponibilità

18 gennaio 2008

CARNEVALE D'ARGENTO A FIUME


Recensito anche dal Sunday Times e segnalato tra i cinquecento eventi più interessanti d’Europa, il Carnevale di Fiume (in croato Rijeka) celebra quest’anno il suo venticinquesimo anniversario. Con l‘alzabandiera a Pehlin, Zamet e Crimea, si è aperta ieri ufficialmente una delle più vivaci kermesse balcaniche del periodo, che prosegue oggi, alle ore 20 presso il Palasport della Gioventù a Tersatto (Dvorana mladosti), con la cerimonia della consegna delle chiavi della città alle maschere e l’elezione della Reginetta del Carnevale.
Regina del Golfo del Quarnero e principale porto commerciale dell’intera Croazia, Fiume è facilmente raggiungibile da Trieste percorrendo una settantina di chilometri circa. Pur vantando una tradizione centenaria nella celebrazione del Carnevale con feste e balli mascherati, la prima vera e propria sfilata della città fu organizzata nel 1983 dalla federazione turistica cittadina assieme a tre gruppi mascherati. Furono gli “zvončari” dello Halubje, i “Lako ćemo” e i “Signori di Pehlin” i primi ad attraversare festanti il Korzo, la principale via pedonale del centro, e a dare origine alla manifestazione che coinvolge oggi migliaia di persone.

Domenica 20, alle ore 21, da Crimea fino al Castello di Tersatto, sfileranno proprio gli “zvončari” mentre, alle ore 20, di nuovo presso il Palasport, è previsto uno spettacolo di ballerine brasiliane. Dal 24 gennaio, alla Casa della cultura di Sušak, come d’abitudine, saranno in cartellone anche quest’anno le “Commedie di Carnevale”. Il primo spettacolo che andrà in scena, di Zijah A. Sokolović, s’intitola “Infragiochi 0-24” (Međuigre 0-24). La seconda rappresentazione sarà “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, di Oscar Wilde, in programma per il 27 gennaio con inizio alle ore 20, mentre il 31 gennaio, alle ore 19, andrà in scena la prima dello spettacolo preparato dal Teatro dei burattini “Morčić”.
Il 25 gennaio, nella palestra di Zamet sarà inaugurata una mostra dedicata al 40esimo anniversario degli “zvončari”. Nella stessa sede sono previsti anche alcuni balli in maschera, ai quali si può partecipare con invito, che si svolgeranno il 19 e il 26 gennaio, il 2 febbraio (con inizio alle ore 21) e il 6 febbraio (alle ore 20). Il 25, alla vigilia del tradizionale Rally mascherato Pariz-Bakar, che partirà il 26 gennaio alle 10.45 appunto dal rione Pariz a Fiume, nel Salone delle feste della Comunità degli Italiani, si svolgerà il Ballo degli ottani (ore 21).

Sabato 26 gennaio, alle ore 13, arriva l’appuntamento più atteso dai piccini: la spettacolare sfilata mascherata per i bambini che, travolgendo allegramente il Korzo, riverserà in città migliaia di giovani protagonisti e un’ottantina di gruppi coinvolti nella presentazione di venti carri allegorici.
Nel corso di tutto il periodo carnevalesco sono previsti anche una serie di concerti e di mostre. Fra i tanti eventi in programma fino al 6 febbraio, quando Messer Carnevale sarà messo al rogo, come ogni anno, il momento clou rimane la sfilata internazionale organizzata in centro città per la giornata del 3 febbraio a partire dalle ore 12. Per il festoso corteo colorato, è prevista la presenza di oltre diecimila maschere, di un centinaio di carri allegorici riccamente arredati e di circa centomila visitatori che arrivano dall’intera Croazia e dai paesi vicini. Tra gli altri, sfileranno anche gruppi provenienti dall’Italia, dalla Slovenia e da altre nazioni come il Brasile o il Ghana. Il tema dell’intera manifestazione sarà l’argento, simbolo del venticinquesimo anniversario.

A scaldare l’atmosfera ci penserà il presfilata particolarmente animato. Numerosi sono, infatti, gli appuntamenti di sabato 2 febbraio quando si svolgeranno: la maratona mascherata di Radio Fiume (dalle 12 alle 23 in Corso), il Carnival Party (ore 20 al molo Adamich), il Pigiama Party (ore 20, al Caffè-bar Iskra), e il Gran ballo dei Vip, al quale interverranno vari rappresentanti di spicco del mondo politico e sociale. Anche il presidente della Repubblica croata, Stipe Mesič, ha confermato la sua partecipazione.

di Cristina Favento,
pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 18 gennaio 2008

DRITTE PER MUOVERSI A FIUME A CARNEVALE E NON

Principale organizzatore del Carnevale fiumano è L’ente per la promozione turistica della città di Fiume che si trova nel Korzo al numero 33 ed è aperto dalle 8 alle 20 nei giorni feriali mentre nei festivi chiude alle ore 14 (tel. +385 51 335882; web: http://www.tz-rijeka.hr/, e-mail: tic@ri.t-com.hr). Qui potete anche prenotare l’autobus multipiano in stile londinese che vi porterà a visitare la città e dintorni. All’indirizzo Trg 111 di Brigade c’è invece un punto informativo attivo 24 ore su 24.

Merita certamente una visita il bel Castello di Tersatto, in via Petar Zrinski, che ospita anche l’associazione guide turistiche del Quarnero (tel. +385 51 217714, e-mail: ut-vodica-kvarnera@ri.t-com.hr). Per partecipare, invece, alle attività carnevalesche proposte dalla Comunità degli italiani, in via delle Pile, potete rivolgervi al loro ufficio turistico in Užarska (Calle Canapini) 14 (tel. +385 51 315710, fax: +385 51 315720). Per quanto riguarda ristoranti e pub, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

UN PO' D'AFRICA A TREVISO CON ZOOM DI ANTENNACINEMA

Dal 22 gennaio Antennacinema porta un po’ d’Africa a Treviso. L’associazione veneta, presieduta da Massimo Mario sotto la direzione artistica di Michelangelo Dalto, ha deciso di dare spazio al confronto culturale attraverso le potenzialità del cinema, curando quest’anno una rassegna che propone un inconsueto accostamento tra alcune opere rappresentative delle cinematografie italiana e africana. La sezione “Zoom”, dedicata appunto alla scoperta e all’approfondimento di realtà lontane dalla nostra, proporrà una selezione di dieci titoli che ripercorrono “Storia e storie del cinema d’Africa e d’Italia”.
I consistenti fenomeni di immigrazione che da qualche anno interessano anche il nostro paese hanno ridefinito nuovi scenari interculturali e cambiato il nostro rapporto con “l’altro”. L’intento è stimolare uno scambio senza pregiudizi tra “diversi” e offrire un’occasione per conoscersi meglio reciprocamente.

L’apertura di martedì 22 sarà affidata a “Gli occhi azzurri di Yonta” (Guinea Bissau, 1992), di Flora Gomes, seguito “La Grande Guerra” di Mario Monicelli. Il film è il primo di una serie di omaggi al trevigiano Luciano Vincenzoni, uno dei più grandi sceneggiatori del cinema italiano e ideatore assieme a Sergio Leone della “trilogia del dollaro”. Vicenzoni è autore di oltre 65 film tra i quali “Signore e Signori” e “Sedotta e Abbandonata” di Pietro Germi, “La vita agra” di Carlo Lizzani e “Per qualche dollaro in più” di Sergio Leone, tutti titoli in programma.

Le pellicole, restaurate e in versione integrale, saranno proiettate ad ingresso gratuito sui grandi schermi del multisala Melies di Conegliano. Sottotitolati in italiano e ciascuno associato in coppia con uno dei film già citati, saranno proposti al pubblico “Il viaggio della Jena” (Senegal, 1973) martedì 29, “Samba Traore” (Burkina Faso, 1992) sabato 2 febbraio, “A la recherche du mari de ma femme” (Marrocco, 1994) martedì 5 febbraio mentre il 12 chiuderà il ciclo “Siccità” (Ciad, 2006).

Piacevole da visitare, ricca di storia e di suggestivi scorci, Treviso, così come la definì il suo illustre cittadino Giovanni Commisso, ha «una gentilissima struttura medievale in giuoco bizzarro con le chiare acque dei fiumi che l'attraversano e né le distruzioni di guerre né il cattivo gusto degli uomini riescono ancora a tramutare». Interessanti da vedere sono senz’altro la Loggia dei cavalieri, Piazza dei Signori e Palazzo dei Trecento, il nuovissimo quartiere latino, il Duomo, la chiesa di S.Niccolò e la chiesa di S.Francesco, ristrutturata in un periodo di transizione tra romanico e primo gotico, che ospita le tombe tra gli altri di Pietro Alighieri, figlio di Dante, e di Francesca Petrarca.

Oltre ai tipici piatti veneti, troverete piatti con fantasie al radicchio in qualsiasi ristorante che si rispetti. Tra i vini trevigiani spiccano il Prosecco e il Cabernet. Nel periodo carnevalesco, Treviso vanta anche un'autonoma ricetta nella preparazione delle frittole, diversa da quelle veneziane, più conosciute, ma altrettanto gustose. Alcuni sostengono che il Tiramisù, dolce ormai diffuso in tutto il mondo, sarebbe nato in un ristorante di Treviso negli anni Sessanta e, secondo la tradizione, il nome deriverebbe dal fatto che i frequentatori delle case chiuse dovevano, dopo l'incontro "amoroso" appunto "tirarse su".

di Cristina Favento, articolo pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 18 gennaio 2008

15 gennaio 2008

CENTRI TERMALI A PORTOROSE PER SCONFIGGERE FREDDO E STRESS

Per sottrarsi allo stress quotidiano e alle fredde temperature di gennaio, non c’è niente di meglio che rifugiarsi alle terme a Portorose. Sita nel comune di Pirano, a pochi chilometri sia da Trieste che dal confine con la Croazia, la cittadina si estende lungo una baia naturale, dalle Saline di Sicciole (Sečovlje) e l'area abitata di Sezza, fino alla Punta di Bernardin, sede dell'omonima struttura alberghiera. La stazione balneare più frequentata e vivace della costa slovena non perde il primato neppure nei mesi invernali in virtù della sua rinomata fama europea di località termale e mondana. La benefica azione delle acque delle saline e dei fanghi nei pressi della cittadina, infatti, sono note sin dal XIX secolo per l’efficacia curativa di patologie della pelle e dei postumi nelle malattie reumatiche.
Negli ultimi anni, l’offerta dei numerosi hotel e centri wellness prosperati sul lungomare Obala e dintorni si è notevolmente arricchita e dai trattamenti prettamente terapeutici si spazia fino ai più moderni pacchetti benessere.

Tra i centri più grandi, noti e apprezzati in tutta Europa, ci sono le Terme & Wellness Palace. Le strutture coprono un’area di 7.500 m2 includendo sei centri. Il Centro Thalasso offre programmi terapeutici di rilassamento e di bellezza che comprendono impacchi di alghe e di fango, drenaggio linfatico con acqua di mare (thalaxion), bagni aromatici, bagni multi-jet, whirlpool anche con acqua marina, massaggi di vario tipo, incluso il massaggio subacqueo. Il centro termale e ricreativo consiste in un complesso di piscine con acqua termominerale e l’area fitness mentre il centro medico estetico propone trattamenti e programmi di bellezza per la cura completa del viso e del corpo come manicure, pedicure, maschere di fango e di alghe, drenaggio linfatico, la pressoterapia, l'elettrolipolisi, la bonificazione, programmi anti cellulite, dimagranti e dermotonia. Il centro di fisioterapia prevede diversi programmi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione utilizzando specifiche attrezzature e tecnologie sotto la guida di personale qualificato mentre il centro massaggi offre più di 15 diversi tipi di stimolazione che adoperano le più varie tecniche orientali e occidentali e comprendono il massaggio manuale classico, il massaggio plantare riflessologico, il drenaggio linfatico, i massaggi tailandesi, Tuina e Shiatsu, il Thalasso Shiatsu, Ayurveda e diversi massaggi aromatici. Infine l’enorme Sauna Park, unico in Europa, si sviluppa su una superficie di 1.000 m2 con sette diversi tipi di saune (Thalasso, al sale marino, bagno di vapore saraceno e sauna finlandese), diversi luoghi di riposo, bagni e ruscello Kneipp, i whirlpool, la cromoterapia, le cascate massaggio e la particolare grotta gelata.
Ben fornito è anche il Grand Hotel Metropol, il cui motto recita "Mens sana in corpore sano", che include una piscina con acqua di mare, vasche idromassaggio, fontana, cascate, piscina e terrazzo esterni, tre saune finlandesi, una “piscina refrigerante”, un bagno turco, un solarium, un salone di bellezza, un’area fitness. Il centro massaggi prevede, tra gli altri, massaggi aromatici e con pietre vulcaniche.
Gli spazi dell’Hotel Bernardin, alla fine della baia, si aprono con una piacevole vista sul mare e includono piscina e idromassaggi al primo piano; solarium, centro massaggi ed estetico, bagno turco e sauna finlandese al secondo. D’estate c’è anche la possibilità di uscire alla piscina esterna e di prendere il sole nel terrazzo che si affaccia proprio sul mare.
Nelle vicinanze di Portorose, alle Terme Krka di Strugnano sono specializzati nella cura di malattie delle vie respiratorie, delle lesioni del sistema locomotorio, delle affezioni reumatiche e dell'osteoporosi. L'equipe professionale è composta da medici specialisti, fisioterapeuti, massaggiatori e infermiere specializzate. I trattamenti salutari possono essere uniti alle thalassoterapie, a diversi tipi di massaggio e a servizi cosmetici nell’adiacente centro per la cura del viso e del corpo. Nella stessa area, dove si trova anche la Salinera, sorge il parco bioenergetico del Syra Center che continua la tradizione dei metodi curativi naturali.
di Cristina Favento, pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 11 gennaio 2008

Centri wellness a Portorose e dintorni, indirizzi utili

DOVE: Riportiamo di seguito gli indirizzi e i riferimenti relativi ai principali centri termali e benessere presenti a Portorose e dintorni: Terme & Wellness Palace, GH Palace, tel. +386 5 696 50 11, fax. +386 (0)5 696 90 03; e-mail: rec.terme@hoteli-palace.si; Grand Hotel Metropol, Obala 77, tel. +386 5 690 70 00, fax. +386 5 670 78 77, web: http://www.metropolgroup.si/; e-mail: http://www.portoroz.si/IT/mailtsales@metropolgroup.si; Terme Krka, Strunjan, 148, tel. +386 5 676 41 00, fax: +386 5 678 20 36, web: http://www.terme-krka.si/; e-mail: booking.strunjan@terme-krka.si; Hotel Bernardin, Obala 2, tel: +386 5 695 51 04, e-mail: booking@h-bernardin.si; fax: +386 5 674 64 10; web: http://www.h-bernardin.si/; Hotel Piran (Centro Syra), Strunjan 14; tel: +386 5 676 31 00; web: http://www.salinera.si./
per informazioni più approfondite, potete consultare il sito www.portoroz.si/IT oppure rivolgervi al +386 (0)5 674 82 60; e-mail: info@portoroz.si.

09 gennaio 2008

ME AND YOU AND EVERYONE WE KNOW, di MIRANDA JULY


È un piccolo prezioso film, delicato e spiritoso, stravagante e semplicissimo. Miranda July ha un modo tutto suo di esprimersi e, più che un talento prettamente cinematografico, dimostra una notevole sensibilità artistica in senso lato. Sorprende positivamente la visuale che ci offre dalla sua originale finestra sul mondo. Conquista ed emoziona il suo personalissimo stile: essenziale, poco retorico, decisamente poetico.
Nel film la regista impersona Christine, una versione verosimile di se stessa: un’artista sognatrice e solitaria, molto romantica e un po’ goffa, che affronta la vita con ironia, sopravvive facendo la taxista per anziani non più in grado di guidare e s’innamora di Richard, fresco di separazione e padre di due figli, che fa il commesso in un negozio di scarpe.
Solitudine e incomunicabilità fanno da sottofondo a una trama poco lineare che, attraverso fugaci intersezioni, ritrae una variegata collettività. I personaggi sono piccoli alieni, satelliti dispersi tra un isolato e l’altro, la distanza di una vita e anche di più. Ma l’incontro c’è, è possibile, e avviene riscoprendo la propria umanità, i propri limiti e desideri. Con un po’ di fiducia e il coraggio di rischiare, di mettersi in gioco.
Tempo e identità sono concetti ambigui, intangibili, continuamente messi in discussione attraverso inaspettati ribaltamenti. L’arte e l’amore sono al centro, immancabilmente fulcro di senso, forse le uniche forze in grado di fermare la morte. Dalla pellicola affiorano malinconica e ricercata leggerezza, una semplicità mai banale che regala alla storia una dimensione particolare: reale e sospesa allo stesso tempo, autentica e universale.

di Cristina Favento,

05 gennaio 2008

EPIFANIE REGIONALI

Il 5 gennaio, a Paularo si prepara ad ardere il “Falò della Femenate” (una vecchia padrona di casa alla quale, con diverse filastrocche, vengono chiesti farina e cibo in cambio del fuoco propiziatorio), anch’esso fonte di predizioni sull’andamento dell’anno nuovo. Sempre in Carnia, i giovani di Comeglians e Pesariis si dedicano alla tradizione epifanica de Las Cidules: dalla cima di alture, accompagnate da frasi beneauguranti legate soprattutto all’amore, vengono lanciate delle rotelle di legno infuocate che illuminano la nottata con imprevedibili traiettorie. Domani, mentre a Tarvisio le befane scendono nelle piazze, a Piancavallo, si tiene una grande fiaccolata dei maestri di sci, seguita da falò, pinza e vin brulè. Una rappresentazione della discesa della stella cometa porta nel presepe vivente di Stolvizza di Resia i Re Magi, ai quali è dedicata anche la sfilata di domenica a Pontebba. Il 6 gennaio, a Fusine, una fiaccolata preannuncia l’arrivo della Befana mentre a Moggio Udinese è la Befana ad anticipare l’accensione del Pignarûl.

04 gennaio 2008

PIGNARUL, RIEVOCAZIONI STORICHE E PRONOSTICI PER FESTEGGIARE L'EPIFANIA IN FRIULI

A chiudere il periodo più magico dell’anno ci pensa l’Epifania, vissuta in Friuli Venezia Giulia con solenne e festosa intensità. Protagonista delle più antiche usanze europee e mediterranee, la dodicesima notte porta con sé antichi riti e celebrazioni che, nella nostra regione, vanno dalle spettacolari pire di origine celtica alle rievocazioni storiche di tradizione medievale.

L’utilizzo propiziatorio del fuoco caratterizza i tipici “pignarûi” friulani, detti anche “panevìn” o “foghere”, una tradizione popolare del Friuli e dell’alto Trevigiano. L’accensione dei falò, un rito atto ad allontanare gli influssi malefici e a invocare la benevolenza delle divinità, era originariamente un’usanza risalente a riti pre-cristiani, fatti propri dal Cristianesimo e introdotti come vigilia dell'Epifania nel calendario popolare. In alcune zone del Triveneto, dove la tradizione prende il nome di “casera” o “brusar la vecia”, si usa anche bruciare un fantoccio posto sopra la pira di legna nell’intento di lasciarsi alle spalle il passato. I trimillenari fuochi dei pignarûi, però, accesi per lo più sulle sommità dei colli, sono scevri "di diavoli goffi e di bizzarre streghe".

In base alla direzione di fumo e faville, si pronostica il futuro: se si dirigono verso est ci sarà buona sorte nei mesi a venire, se si dirigono verso ovest è presagio di difficoltà e sarà meglio spostarsi per andare in cerca di fortuna, secondo il proverbio friulano "se il fum al va a soreli a mont, cjape il sac e va pal mont, se il fum invezit al va de bande di soreli jevât, cjape il sac e va al marcjât". Lo stesso proverbio nel Veneto nord-orientale recita: "Se le fuìske le va a matìna ciòl su'l sàc e và a farina, se le fuìske le va a sera pàn e poènta a pièn caliera". E accanto al fuoco si gusta il caldo vin brulè, aromatizzato con cannella e chiodi di garofano, e si mangia la tradizionale “pinza”, una focaccina con farina di mais, pinoli, fichi secchi, uvetta, accompagnata anche da altre pietanze tipiche. Di anno in anno, tra il 5 e il 6 gennaio, la consuetudine si rinnova scaldando gli animi, animando le fredde notti montane e le speranze per l’anno nuovo.

Fra i falò più belli e suggestivi vi è il “Pignarûl Grant” di Tarcento, sulle colline alle spalle di Udine, che arde su un’altura tra le rovine del Cjastelàt (Castello). All’imbrunire del 5 gennaio un corteo di centinaia di figuranti in costume medievale percorre le strade del paese fino ai piedi del Colle di Coia, dove il "Vieli Venerand", il vecchio venerando metà druido e metà sacerdote, accende il rogo. Altri e più piccoli falò brillano nelle frazioni vicine creando splendide coreografie luminose. A concludere la festa i rappresentanti delle borgate (Pignarûlars), muniti di fiaccola, partecipano alla spettacolare Corsa dei carri infuocati per conquistare il Palio.Suggestivi fuochi epifanici illuminano anche le notti di Cassacco (il falò più alto della regione), Tricesimo e Latisana, mentre sulla cima dei falò di San Vito al Tagliamento (ne vengono accesi una decina), Sesto al Reghena e Cordenons si usa bruciar un fantoccio con le fattezze di strega.

Il 6 gennaio fa rivivere anche gesti e riti di antica memoria attraverso alcune cerimonie religiose. Tra queste, in provincia di Udine, viene celebrata ogni anno la Messa dello Spadone, nel corso della quale avviene la rievocazione della solenne investitura del Patriarca Morquardo Von Randeck che, nel 1366, fu insignito del potere politico, militare e civile da parte dell'imperatore. Nel Duomo di Cividale, antica capitale longobarda, il Diacono, con il capo coperto da un colorato elmo piumato, stringe in una mano l’antico Evangelario e nell’altra la spada appartenuta al Patriarca di Aquileia, con la quale benedice gli astanti all'inizio e alla fine della funzione. L'ultimo saluto segna anche, secondo la tradizione, l'inizio del Carnevale. La Messa è ritmata da antichi canti acquileiesi e viene celebrata in latino. A celebrare la spettacolare rievocazione, dopo la funzione, centinaia di figuranti si riversano per le vie di Cividale riportando la cittadina agli antichi fasti medievali.

di Cristina Favento,
pubblicato su Il Piccolo di venerdì 4 gennaio 2008

TUFFO NEL MEDIOEVO, NEL CINEMA D'ANIMAZIONE E NEL CICCOLATO A GEMONA


Particolarmente vivace si prospetta il weekend gemonese animato da vecchi e nuovi appuntamenti. Secondo tradizione, il 6 gennaio si rinnova l’antica usanza che celebra l’Epifania del Tallero e affonda le proprie radici nel Medioevo. Fulcro dell’evento è la Messa celebrata nel romanico-gotico Duomo di Santa Maria Assunta, costruito a partire dal 1290, preceduta e seguita da un corteo storico in costume. Accompagnato dai tamburi che ne cadenzano l’incedere elegante, i partecipanti attraversano la medievale via Bini, caratterizzata da strutture architettoniche riportate a nuova vita grazie a un'attenta opera di restauro dopo gli eventi sismici del 1976. Dame e cavalieri seguono il sindaco a rappresentare la Comunità civile che, durante la Messa, nelle mani dell’Arciprete, offre alla Chiesa un dono concreto, nella forma appunto di un tallero d’argento, come segno di collaborazione tra potere spirituale e temporale.
La cerimonia è ricca di immutati gesti rituali, gli stessi che la Magnifica Comunità di Gemona ha compiuto per secoli e secoli. La consegna del Tallero nelle mani del Capitano del Popolo, il corteo dei nobili nei loro ricchi abiti scortati dal drappello delle guardie, l’animazione medioevale e l’esibizione di musici nelle suggestive vie del centro storico sono motivo di curiosità e interesse, in particolare per gli appassionati del periodo medievale.

Gli amanti del cinema avranno occasione di visitare, invece, alla Galleria della Cineteca (Piazza Municipio 2), una mostra sulle “Silly Symphonies” disneyane tutta dedicata, attraverso fotografie e videoproiezioni, all’affascinante mondo dell’animazione. L’attenzione è incentrata su uno dei grandi pionieri del genere, Ladislas Starewitch (1882-1965), “mago dei pupazzi animati”, già protagonista lo scorso ottobre alle Giornate del Cinema Muto. La manifestazione pordenonese ha dedicato all’artista russo una mostra e una retrospettiva grazie alla quale il pubblico ha riscoperto in Starewitch il precursore di uno dei geni contemporanei dell’animazione, Tim Burton. La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino a domenica 27 gennaio (orario: sabato 17-20, domenica e festivi 11-13 e 17-20).

Il centro storico di Gemona del Friuli raccoglie esempi architettonici dei più vari, a testimonianza del suo vivace passato storico culturale. Oltre al Duomo e alla tipica via Bini, sono interessanti anche il Palazzo Comunale, elegante edificio cinquecentesco restaurato che conserva reperti di epoca romana; il Castello, ancora in fase di ricostruzione, che comprende un bel parco panoramico; il Santuario di Sant'Antonio, il più antico luogo di culto dedicato al Santo, che colpisce per il vivace cromatismo delle vetrate interne e del grande mosaico della parete di fondo. Qui è possibile visitare una interessante collezione di ex voto e il Museo "Renato Raffaelli" che espone opere del Seicento veneto.
Passeggiando tra le vie del centro storico, dal 4 al 6 gennaio, sarà possibile deliziare non solo la vista ma anche il palato grazie a “Chocolando”, una tre giorni dedicata ai più insigni maestri cioccolatieri italiani che presenteranno la loro migliore produzione artigianale in stand personalizzati.

di Cristina Favento,
pubblicato su Il Piccolo di venerdì 4 gennaio 2008