19 luglio 2007

Dorotheea Petre, Come ho trascorso la fine del mondo

Sembra una ragazza qualsiasi Dorotheea Petre, giovane interprete di Come ho trascorso la fine del mondo, lungometraggio rumeno in concorso al Trieste Film Festival. È schiva, non parla volentieri di sé, pare quasi nascondere la sua bellezza fresca, poco artificiosa, e ritrarsi sotto l'ala protettrice del regista, Cătălin Mitulescu che l'accompagna sempre. Un po' per timidezza, un po' per le difficoltà ad esprimersi nella nostra lingua o in inglese.Eppure, nonostante le semplici e modeste apparenze, chi l'ha vista recitare sul grande schermo non può evitare di osservarla meravigliato, come fosse un piccolo affascinante mistero, e distogliere gli occhi da lei. Nel film interpreta la ribelle diciassettenne Eva che, assieme ai genitori e al fratellino di sette anni Lalalilu, vive i suoi anni più belli e il suo primo amore sullo sfondo di una Romania che si appresta ad una grande svolta. Espulsa dalla scuola per aver rovesciato un busto di Ceausescu e delusa dal suo innamorato che non ha avuto il coraggio di difenderla, Eva si rifugia nell'amicizia con Andrei e nei suoi progetti di sfuggire all'oppressione della dittatura attraversando il Danubio a nuoto. Gli avvenimenti politici scorrono paralleli alle vicende adolescenziali della ragazza e il racconto alterna allegra quotidianità, ironia e immagini reali a momenti estremamente poetici e struggenti.

di Cristina Favento

Leggi l'intervista su Fucine Mute
foto di Giulio Donini

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