Sembra una ragazza qualsiasi Dorotheea Petre, giovane interprete di Come ho trascorso la fine del mondo, lungometraggio rumeno in concorso al Trieste Film Festival. È schiva, non parla volentieri di sé, pare quasi nascondere la sua bellezza fresca, poco artificiosa, e ritrarsi sotto l'ala protettrice del regista, Cătălin Mitulescu che l'accompagna sempre. Un po' per timidezza, un po' per le difficoltà ad esprimersi nella nostra lingua o in inglese.Eppure, nonostante le semplici e modeste apparenze, chi l'ha vista recitare sul grande schermo non può evitare di osservarla meravigliato, come fosse un piccolo affascinante mistero, e distogliere gli occhi da lei. Nel film interpreta la ribelle diciassettenne Eva che, assieme ai genitori e al fratellino di sette anni Lalalilu, vive i suoi anni più belli e il suo primo amore sullo sfondo di una Romania che si appresta ad una grande svolta. Espulsa dalla scuola per aver rovesciato un busto di Ceausescu e delusa dal suo innamorato che non ha avuto il coraggio di difenderla, Eva si rifugia nell'amicizia con Andrei e nei suoi progetti di sfuggire all'oppressione della dittatura attraversando il Danubio a nuoto. Gli avvenimenti politici scorrono paralleli alle vicende adolescenziali della ragazza e il racconto alterna allegra quotidianità, ironia e immagini reali a momenti estremamente poetici e struggenti.
di Cristina Favento
Leggi l'intervista su Fucine Mute
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foto di Giulio Donini
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