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Valerio Magrelli (VM): Ho avuto la fortuna di incontrare molti lettori interessati alla mia ricerca. I miei primi testi sono stati pubblicati da Elio Pagliarani su "Periodo Ipotetico" e da Enzo Siciliano su "Nuovi Argomenti". Più tardi, Enzo Di Mauro e Giancarlo Pontiggia li inserirono nell’antologia La parola innamorata, e Antonio Porta li presentò nell’"Almanacco dello Specchio" della Mondadori. Qualche anno dopo, Aldo Tagliaferri li accolse nella collana della Feltrinelli.Quanto all’impressione che provo davanti alla mia opera prima, potrei ricondurla al concetto freudiano di "perturbante": sono ancora io, e già non sono più io. Mi interessa l'aspetto geologico del passato, per meglio dire, la geologia della biografia.
a cura di Luigi Nacci
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