Il 5 gennaio, a Paularo si prepara ad ardere il “Falò della Femenate” (una vecchia padrona di casa alla quale, con diverse filastrocche, vengono chiesti farina e cibo in cambio del fuoco propiziatorio), anch’esso fonte di predizioni sull’andamento dell’anno nuovo. Sempre in Carnia, i giovani di Comeglians e Pesariis si dedicano alla tradizione epifanica de Las Cidules: dalla cima di alture, accompagnate da frasi beneauguranti legate soprattutto all’amore, vengono lanciate delle rotelle di legno infuocate che illuminano la nottata con imprevedibili traiettorie. Domani, mentre a Tarvisio le befane scendono nelle piazze, a Piancavallo, si tiene una grande fiaccolata dei maestri di sci, seguita da falò, pinza e vin brulè. Una rappresentazione della discesa della stella cometa porta nel presepe vivente di Stolvizza di Resia i Re Magi, ai quali è dedicata anche la sfilata di domenica a Pontebba. Il 6 gennaio, a Fusine, una fiaccolata preannuncia l’arrivo della Befana mentre a Moggio Udinese è la Befana ad anticipare l’accensione del Pignarûl.
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