Il Carnevale veneziano è un evento da vivere a pieni sensi, soltanto a parole è impossibile restituirne intensità e magia. Considerato il maggior avvenimento turistico della città, la manifestazione è tra le più famose e spettacolari al mondo e attrae nella laguna migliaia di visitatori sedotti dalla straordinaria varietà di figure, suoni e colori.
Proprio alla gioia percettiva sarà dedicata l’edizione 2008, intitolata appunto “Sensation”, che intende valorizzare il divertimento come elemento genuino, che nasce proprio dal coinvolgimento immediato del corpo. “Sarà un carnevale nuovo, che investe i cinque sensi più uno - la mente, sede dell'anima, ha specificato il direttore artistico, Marco Balich - sensi che troveranno posto uno per ogni sestiere di Venezia”. Ciascuna delle sei aree sarà riscoperta attraverso lo sviluppo e la spettacolarizzazione di un senso, in un percorso che porterà il pubblico verso una nuova dimensione del Carnevale. È stata organizzata anche una gara tra sestieri per identificare quello che meglio vivrà il carnevale, al quale sarà consegnato il premio di "sestiere più carnevalizzato".
Proprio alla gioia percettiva sarà dedicata l’edizione 2008, intitolata appunto “Sensation”, che intende valorizzare il divertimento come elemento genuino, che nasce proprio dal coinvolgimento immediato del corpo. “Sarà un carnevale nuovo, che investe i cinque sensi più uno - la mente, sede dell'anima, ha specificato il direttore artistico, Marco Balich - sensi che troveranno posto uno per ogni sestiere di Venezia”. Ciascuna delle sei aree sarà riscoperta attraverso lo sviluppo e la spettacolarizzazione di un senso, in un percorso che porterà il pubblico verso una nuova dimensione del Carnevale. È stata organizzata anche una gara tra sestieri per identificare quello che meglio vivrà il carnevale, al quale sarà consegnato il premio di "sestiere più carnevalizzato".
I sensi saranno stimolati e valorizzati attraverso la presenza di elementi scenografici, performance di gruppi teatrali e di artisti, concerti e installazioni di light design. Santa Croce sarà il sestriere dedicato all’olfatto, Castello stimolerà l’udito e Cannaregio il gusto, mentre Dorsoduro svilupperà temi legati senso del tatto. San Polo, che ospiterà anche il consueto spazio dedicato all’infanzia con letture animate, spettacoli di burattini, teatro di figura e di strada, animazioni con piccole strutture volanti e dal Circo Ripopolo, sarà il regno della vista. Centro sensoriale e pulsante sarà naturalmente San Marco, che rappresenterà il sesto senso, la mente, e ospiterà il palco principale su cui si alterneranno i maggiori protagonisti della manifestazione.
La kermesse si aprirà ufficialmente sabato 26 gennaio con una delle più antiche e celebri ricorrenze veneziane: la “Festa delle Marie”, corteo organizzato a partire dalle ore 15 da S.Pietro di Castello a Piazza San Marco e accompagnato da giochi popolari, tornei, artisti e musicisti. La sera sarà tutta dedicata all’udito con il “Sensation opening party”, dalle ore 22, al Padiglione Italia presso i Giardini della Biennale.
La kermesse si aprirà ufficialmente sabato 26 gennaio con una delle più antiche e celebri ricorrenze veneziane: la “Festa delle Marie”, corteo organizzato a partire dalle ore 15 da S.Pietro di Castello a Piazza San Marco e accompagnato da giochi popolari, tornei, artisti e musicisti. La sera sarà tutta dedicata all’udito con il “Sensation opening party”, dalle ore 22, al Padiglione Italia presso i Giardini della Biennale.
A seguire, domenica 27, ore 12 in piazzetta San Marco, ci sarà l’immancabile “Volo dell’angelo”, altro appuntamento all’insegna di una tradizione le cui origini si perdono nelle pieghe burlesche dei secoli. I primi documenti che testimoniano l’esistenza di usanze carnevalesche risalgono al periodo medievale, quando apparvero le prime sentenze della Serenissima atte a frenare gli immorali eccessi dei patrizi veneziani. Compaiono, invece, nel Cinquecento le prime notizie sulle spettacolari performance identificate con il nome di “volo dell’angelo”, più tardi sostituito dal “volo della colomba”. Tra le 14 e le 16.30, a raccontarci a modo loro qualcosa in più, saranno alcuni artisti europei che si esibiranno sul palco di San Marco per ricordare le immagini del Carnevale storico nell’ambito di “Sensation Fantasy”, organizzato dal Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche.
Da non perdere, martedì 29, è la festa di Carnevale al buio, dove, esclusa la vista, avranno modo di dominare tutti gli altri sensi, in particolare il tatto. Venerdì 1 febbraio, arriva l’evento simbolo di questo carnevale, il “Sensation Show” (piazza San Marco dalle 20 alle 22), che celebrerà Venezia e i suoi sei sestrieri con performance, effetti speciali, musica di qualità e grande energia. Sabato si replica sia lo show che il Rasta party a seguire. Sabato 2 febbraio sarà la volta di “Incontri, luci ed essenze”, frammenti di teatro, danza, circo e fuoco, che, con l’ausilio di incensi ed essenze profumate, segnano il debutto nazionale di Piero Chiarenza riletto in chiave olfattiva. Molto atteso è, infine, un altro appuntamento di antica tradizione: l’intera giornata di martedì 5 sarà dedicata al Carnevale di Burano, che culminerà in una coinvolgente festa conclusiva.
Da non perdere, martedì 29, è la festa di Carnevale al buio, dove, esclusa la vista, avranno modo di dominare tutti gli altri sensi, in particolare il tatto. Venerdì 1 febbraio, arriva l’evento simbolo di questo carnevale, il “Sensation Show” (piazza San Marco dalle 20 alle 22), che celebrerà Venezia e i suoi sei sestrieri con performance, effetti speciali, musica di qualità e grande energia. Sabato si replica sia lo show che il Rasta party a seguire. Sabato 2 febbraio sarà la volta di “Incontri, luci ed essenze”, frammenti di teatro, danza, circo e fuoco, che, con l’ausilio di incensi ed essenze profumate, segnano il debutto nazionale di Piero Chiarenza riletto in chiave olfattiva. Molto atteso è, infine, un altro appuntamento di antica tradizione: l’intera giornata di martedì 5 sarà dedicata al Carnevale di Burano, che culminerà in una coinvolgente festa conclusiva.
di Cristina Favento, pubblicato su "Il Piccolo" di venerdì 25 gennaio 2008
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