BELLUNO. Lo splendido scenario invernale del Cadore farà da sfondo alla terza edizione del Doc Film Festival, dedicato quest’anno ai “paesaggi della musica”. In programma a Pieve dal 27 al 30 dicembre all’Auditorium Cos.mo, per la direzione artistica di Marco Rossitti e con diversi ospiti d’eccezione, la manifestazione cinematografica prevede tre giornate di proiezioni, eventi e concerti all’insegna dell’arte del suono.
Si inizia giovedì 27, alle ore 16, con la proiezione di ‘Cannabis Rock’, di Franco Fornaris, breve e intensa epopea beat di un gruppo di alpinisti arrampicatori che, dal 1973 al 1975, vissero l’entusiasmante stagione musicale di Bob Dylan e dei Popol Vuh. Seguiranno l’anteprima nazionale del documentario “Jazz Istruzioni per l’uso”, di Elena Somarè, e “Brasileirinho”, di Mika Kaurismaki, che racconta le radici della musica carioca grazie al sound del Trio Madera Brasil. Il lavoro della Somarè, ospite alle proiezioni, nasce da un’idea di Massimo Nunzi che, come una sorta di Virgilio, accompagna lo spettatore in un viaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori. Assieme alla sua orchestra di 18 elementi, il musicista ha illustrato la storia del Jazz in puntate, con interviste al ‘Gotha’ del jazz italiano, da Enrico Pierannunzi a Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Rosario Giuliani, Maria Pia De Vito, Enrico Rava, Paolo Damiani, Ada Montellanico, Fabrizio Sferra, Roberto Gatto e molti altri. Chiuderà la prima serata la vivace performance live di “Orient Balkan”, ensemble proveniente dalla Bulgaria che propone un particolare repertorio di musica popolare e tradizionale balcanico zigana.
Venerdì pomeriggio le musiche dei CSI nel lavoro di Davide Ferrario, “Sul 45° parallelo”, porteranno lo spettatore “sulla pianura padana con l’occhio del mongolo” prima di lasciarlo, alle ore 18.00, con Claudio Ambrosini, ospite del festival per discutere Il colore dei suoni fra Tiziano e Vedova, che ha recentemente ricevuto Leone d’oro alla Biennale Musica 2007 grazie al suo ultimo lavoro intitolato Plurimo (per Emilio Vedova).
L’appuntamento è il primo di una serie di omaggi al più illustre cittadino di Pieve, dove è anche visitabile la sua casa natale, in corrispondenza della grande mostra “Tiziano, l’ultimo atto”, allestita fino al 6 gennaio presso Palazzo Crepadona a Belluno e nella sede della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve. A firma del documentarista Didier Baussy-Oulianoff verranno proiettati, sabato 29 dicembre, sia “Tiziano”, che “Le Tintoret d’après Jean-Paul Sartre. La dechirure jaune”. Nella stessa giornata, saranno proposti l’incontro con Antonio Costa, storico del cinema, e con Bernard Aikema, storico d’arte, entrambi docenti universitari.
Alle 21 di venerdì, al Doc Festival sarà la volta del noto pianista Marco Scolastra, musicista elegante e di particolare talento, che si esibirà nel concerto “Il pianoforte italiano”. Sabato si riprende alle ore 15 con “L’orchestra di Piazza Vittorio” di Agostino Ferrente, cui seguiranno domenica il recentissimo “I diari del ritorno”, “Raul” (Italia 2007, 60’), di Alessandro Rossetto, “Houcine” (Italia 2007, 50’) di Leonardo Di Costanzo, presente al festival sabato 30 alle 16, e l’Istanbul sospesa dipinta dal regista Fatih Akin nel suo “Crossing the bridge”.
Sabato 29 è previsto un imperdibile viaggio nell’universo mozartiano attraverso un racconto-concerto intitolato “La notte delle dissonanze”. Sandro Cappelletto, storico della musica, dialogando con il Quartetto Savinio di Napoli che eseguirà naturalmente temi mozartiani, rievocherà la notte viennese in cui il compositore terminò i Sei Quartetti dedicati a Haydn.
Evento speciale, nella serata conclusiva di domenica 30, sarà la proiezione de “Il vento fa il suo giro”, fortunato film di Giorgio Diritti, premiato in questi giorni al festival Cinemaitaliano di Roma. Ambientato nelle valli occitane del Piemonte, il film è dedicato al rapporto fra uomo e ambiente naturale.
E una volta conclusa la piacevole parentesi musical cinematografica, a essere protagonisti torneranno i magici paesaggi innevati del Cadore.
Si inizia giovedì 27, alle ore 16, con la proiezione di ‘Cannabis Rock’, di Franco Fornaris, breve e intensa epopea beat di un gruppo di alpinisti arrampicatori che, dal 1973 al 1975, vissero l’entusiasmante stagione musicale di Bob Dylan e dei Popol Vuh. Seguiranno l’anteprima nazionale del documentario “Jazz Istruzioni per l’uso”, di Elena Somarè, e “Brasileirinho”, di Mika Kaurismaki, che racconta le radici della musica carioca grazie al sound del Trio Madera Brasil. Il lavoro della Somarè, ospite alle proiezioni, nasce da un’idea di Massimo Nunzi che, come una sorta di Virgilio, accompagna lo spettatore in un viaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori. Assieme alla sua orchestra di 18 elementi, il musicista ha illustrato la storia del Jazz in puntate, con interviste al ‘Gotha’ del jazz italiano, da Enrico Pierannunzi a Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Rosario Giuliani, Maria Pia De Vito, Enrico Rava, Paolo Damiani, Ada Montellanico, Fabrizio Sferra, Roberto Gatto e molti altri. Chiuderà la prima serata la vivace performance live di “Orient Balkan”, ensemble proveniente dalla Bulgaria che propone un particolare repertorio di musica popolare e tradizionale balcanico zigana.
Venerdì pomeriggio le musiche dei CSI nel lavoro di Davide Ferrario, “Sul 45° parallelo”, porteranno lo spettatore “sulla pianura padana con l’occhio del mongolo” prima di lasciarlo, alle ore 18.00, con Claudio Ambrosini, ospite del festival per discutere Il colore dei suoni fra Tiziano e Vedova, che ha recentemente ricevuto Leone d’oro alla Biennale Musica 2007 grazie al suo ultimo lavoro intitolato Plurimo (per Emilio Vedova).
L’appuntamento è il primo di una serie di omaggi al più illustre cittadino di Pieve, dove è anche visitabile la sua casa natale, in corrispondenza della grande mostra “Tiziano, l’ultimo atto”, allestita fino al 6 gennaio presso Palazzo Crepadona a Belluno e nella sede della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve. A firma del documentarista Didier Baussy-Oulianoff verranno proiettati, sabato 29 dicembre, sia “Tiziano”, che “Le Tintoret d’après Jean-Paul Sartre. La dechirure jaune”. Nella stessa giornata, saranno proposti l’incontro con Antonio Costa, storico del cinema, e con Bernard Aikema, storico d’arte, entrambi docenti universitari.
Alle 21 di venerdì, al Doc Festival sarà la volta del noto pianista Marco Scolastra, musicista elegante e di particolare talento, che si esibirà nel concerto “Il pianoforte italiano”. Sabato si riprende alle ore 15 con “L’orchestra di Piazza Vittorio” di Agostino Ferrente, cui seguiranno domenica il recentissimo “I diari del ritorno”, “Raul” (Italia 2007, 60’), di Alessandro Rossetto, “Houcine” (Italia 2007, 50’) di Leonardo Di Costanzo, presente al festival sabato 30 alle 16, e l’Istanbul sospesa dipinta dal regista Fatih Akin nel suo “Crossing the bridge”.
Sabato 29 è previsto un imperdibile viaggio nell’universo mozartiano attraverso un racconto-concerto intitolato “La notte delle dissonanze”. Sandro Cappelletto, storico della musica, dialogando con il Quartetto Savinio di Napoli che eseguirà naturalmente temi mozartiani, rievocherà la notte viennese in cui il compositore terminò i Sei Quartetti dedicati a Haydn.
Evento speciale, nella serata conclusiva di domenica 30, sarà la proiezione de “Il vento fa il suo giro”, fortunato film di Giorgio Diritti, premiato in questi giorni al festival Cinemaitaliano di Roma. Ambientato nelle valli occitane del Piemonte, il film è dedicato al rapporto fra uomo e ambiente naturale.
E una volta conclusa la piacevole parentesi musical cinematografica, a essere protagonisti torneranno i magici paesaggi innevati del Cadore.
di Cristina Favento,
pubblicato su Il Piccolo di venerdì 21 dicembre 2007
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