È stata un trionfo di ingegno e fantasia la sfilata della 56° edizione del Carnevale muggesano. Un’edizione da record - secondo le dichiarazioni del comune di Muggia e della polizia municipale - che ha portato nella cittadina 30 mila persone. Gli spettatori hanno affollato l’intero percorso della sfilata fin dall’ora di pranzo, accalcandosi poi assieme alle Compagnie e alle loro bande sotto il Municipio, in attesa della proclamazione del vincitore.
A conquistarsi il primo posto in classifica è stata la compagnia Trottola che, inebriando i presenti con il tema “Profumo… di Trottola”, ha iscritto con gioia per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro muggesano.
Il grande corso mascherato è partito - trasmesso in diretta sul sito http://www.carnevaldemujia.com/ – da via Forti, proseguendo poi, tra due ali di folla festanti e colorate, in via D’Annunzio, via Roma, piazza della Repubblica, Largo Caduti della Libertà per concludersi in via Battisti prima di far ritorno ai capannoni di via Trieste. Nella fase iniziale del percorso, il corteo ha subito un rallentamento per consentire i soccorsi ad una spettatrice che è stata colta da un malore ma la sfilata è poi ripresa regolarmente.
Ad inaugurare il variopinto corteo è stata la compagnia Lampo che, seguendo il tema “Cioccolato…”, ha fatto venire l’acquolina ai più golosi con una serie di sfiziosi costumi: dai famosi Mozart – con tanto di compositore al seguito - ai Milka Lofie, ai Condor Bueno. E dopo Maya, americani intenti a distribuire tavolette di cioccolato, mogli frustrate e i portentosi ‘cioccolatai’ della Filarmonica di Santa Barbara, è arrivato il carro principale con Obama che attinge a un barattolone di “Lampella”.
Le Bellezze Naturali si sono dedicate alle vicende di Ulisse con un’”Odissea” in chiave carnevalesca commentata dal presentatore Omero. Vivacissimi i ‘venti’, ovvero la banda di musicisti ormai famosi anche per aver dato vita alla Guggen Band de Muja, e ad effetto il carro principale: un’allegoria dei due orrendi mostri Cariddi e Scilla che minacciano la nave di Odisseo.
Molto divertenti i gruppi della Brivido, a cominciare dall’allegro chirurgo che ha introdotto il tema: “Siamo fatti così”, una colorata esplorazione del corpo umano. Tra molecole di DNA, cromosomi e minacciosi virus multiformi, diversi carri e gruppi hanno rappresentato i vari organi. A quelli riproduttivi ci hanno pensato degli spermatozoi impegnati in un tiro al bersaglio spiritosamente intitolato “Uno su mille ce la fa”. Sul carro principale, dominato da un enorme scheletro che si sollevava di parecchi metri, un gruppo di studenti poco attenti ad una lezione di anatomia. Oltre a deliziare vista e udito, con costumi molto curati e degli accompagnamenti musicali sempre azzeccati, la compagnia vincitrice ha sfruttato appieno le potenzialità del proprio tema, “Profumo… di Trottola”, coinvolgendo appieno anche le narici degli spettatori presenti e inondandoli di odori. Hanno sfilato uno stravagante alchimista seguito da un vortice di essenze e di aromi, una splendida cassettiera invasa dalle tarme, un vascello costruito a regola d’arte, una lavatrice assieme al suo bucato, un esilarante water circondato da un gruppo di solerti deodoranti. Molto carini i piccoli Borotalchi, il gruppo pseudo arbre magique e le personificazioni dei profumi.Molto belli esteticamente sia il carro principale della Bora, un creatore estremamente espressivo con alle spalle una miriade di ingranaggi in azione, che dell’Ongia, un don Quichotte in versione moderna che lotta contro le pale eoliche, curatissimo nei particolari. Ma il più applaudito dai presenti, per l’impatto visivo e per l’efficacia dei movimenti, è stato il Cerbero della Bulli e Pupe che ha portato a Muggia “Le 12 fatiche di Ercole”. Dei Mandrioi, ultimi a sfilare e impegnati in un spagnoleggiante “Olè”, con Don Chisciotte, corride, paella e sangria, sono stati particolarmente apprezzati i gruppi “Scola de Flamenco”, “Sagra De Fameja”, i bei ventagli e lo scatenatissimo toro rosso del carro principale.
Alle ore 18.30, è arrivato l’attesissima classifica delle Compagnie partecipanti. Le premiazioni delle maschere e dei gruppi che si sono distinti durante il corso mascherato, invece, avranno luogo martedì 24 febbraio alle ore 16.30 in Piazza Marconi.
La giuria del 56° Carnevale Muggesano era composta dai registi Giuliano Zannier e Alessandro Marinuzzi; dai truccatori Fulvio Cimarosti e Andrea Buggini, da Emanuela Asquino (diplomata all’Istituto d’arte), dall'artista Carmelo Vranich, dalle scenografe Giuliana Artico e Giulia Zuccheri, dai critici d’arte Marianna Accerboni ed Enzo Santese, dal regista e presidente AIREC Serafino Marchiò e da un protagonista del Carnevale di Bahia, il giornalista brasiliano Marco Antonio Queirot Moura.
A conquistarsi il primo posto in classifica è stata la compagnia Trottola che, inebriando i presenti con il tema “Profumo… di Trottola”, ha iscritto con gioia per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro muggesano.
Il grande corso mascherato è partito - trasmesso in diretta sul sito http://www.carnevaldemujia.com/ – da via Forti, proseguendo poi, tra due ali di folla festanti e colorate, in via D’Annunzio, via Roma, piazza della Repubblica, Largo Caduti della Libertà per concludersi in via Battisti prima di far ritorno ai capannoni di via Trieste. Nella fase iniziale del percorso, il corteo ha subito un rallentamento per consentire i soccorsi ad una spettatrice che è stata colta da un malore ma la sfilata è poi ripresa regolarmente.
Ad inaugurare il variopinto corteo è stata la compagnia Lampo che, seguendo il tema “Cioccolato…”, ha fatto venire l’acquolina ai più golosi con una serie di sfiziosi costumi: dai famosi Mozart – con tanto di compositore al seguito - ai Milka Lofie, ai Condor Bueno. E dopo Maya, americani intenti a distribuire tavolette di cioccolato, mogli frustrate e i portentosi ‘cioccolatai’ della Filarmonica di Santa Barbara, è arrivato il carro principale con Obama che attinge a un barattolone di “Lampella”.
Le Bellezze Naturali si sono dedicate alle vicende di Ulisse con un’”Odissea” in chiave carnevalesca commentata dal presentatore Omero. Vivacissimi i ‘venti’, ovvero la banda di musicisti ormai famosi anche per aver dato vita alla Guggen Band de Muja, e ad effetto il carro principale: un’allegoria dei due orrendi mostri Cariddi e Scilla che minacciano la nave di Odisseo.
Molto divertenti i gruppi della Brivido, a cominciare dall’allegro chirurgo che ha introdotto il tema: “Siamo fatti così”, una colorata esplorazione del corpo umano. Tra molecole di DNA, cromosomi e minacciosi virus multiformi, diversi carri e gruppi hanno rappresentato i vari organi. A quelli riproduttivi ci hanno pensato degli spermatozoi impegnati in un tiro al bersaglio spiritosamente intitolato “Uno su mille ce la fa”. Sul carro principale, dominato da un enorme scheletro che si sollevava di parecchi metri, un gruppo di studenti poco attenti ad una lezione di anatomia. Oltre a deliziare vista e udito, con costumi molto curati e degli accompagnamenti musicali sempre azzeccati, la compagnia vincitrice ha sfruttato appieno le potenzialità del proprio tema, “Profumo… di Trottola”, coinvolgendo appieno anche le narici degli spettatori presenti e inondandoli di odori. Hanno sfilato uno stravagante alchimista seguito da un vortice di essenze e di aromi, una splendida cassettiera invasa dalle tarme, un vascello costruito a regola d’arte, una lavatrice assieme al suo bucato, un esilarante water circondato da un gruppo di solerti deodoranti. Molto carini i piccoli Borotalchi, il gruppo pseudo arbre magique e le personificazioni dei profumi.Molto belli esteticamente sia il carro principale della Bora, un creatore estremamente espressivo con alle spalle una miriade di ingranaggi in azione, che dell’Ongia, un don Quichotte in versione moderna che lotta contro le pale eoliche, curatissimo nei particolari. Ma il più applaudito dai presenti, per l’impatto visivo e per l’efficacia dei movimenti, è stato il Cerbero della Bulli e Pupe che ha portato a Muggia “Le 12 fatiche di Ercole”. Dei Mandrioi, ultimi a sfilare e impegnati in un spagnoleggiante “Olè”, con Don Chisciotte, corride, paella e sangria, sono stati particolarmente apprezzati i gruppi “Scola de Flamenco”, “Sagra De Fameja”, i bei ventagli e lo scatenatissimo toro rosso del carro principale.
Alle ore 18.30, è arrivato l’attesissima classifica delle Compagnie partecipanti. Le premiazioni delle maschere e dei gruppi che si sono distinti durante il corso mascherato, invece, avranno luogo martedì 24 febbraio alle ore 16.30 in Piazza Marconi.
La giuria del 56° Carnevale Muggesano era composta dai registi Giuliano Zannier e Alessandro Marinuzzi; dai truccatori Fulvio Cimarosti e Andrea Buggini, da Emanuela Asquino (diplomata all’Istituto d’arte), dall'artista Carmelo Vranich, dalle scenografe Giuliana Artico e Giulia Zuccheri, dai critici d’arte Marianna Accerboni ed Enzo Santese, dal regista e presidente AIREC Serafino Marchiò e da un protagonista del Carnevale di Bahia, il giornalista brasiliano Marco Antonio Queirot Moura.
di Cristina Favento,
pubblicato su "Il Piccolo", febbraio 2009
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