28 febbraio 2007

L'ODISSEA DELLE BELLEZZE NATURALI - LE COMPAGNIE DEL 56° CANEVALE MUGGESANO

Quattro sono i pilastri delle “Bellezze Naturali”, compagnia storica del Carnevale muggesano, e rispondono al nome di Christian, Giorgio, Mauro e Giampaolo, meglio noto come ‘Manolo’. “Negli anni Ottanta, nonostante due vittorie, ci siamo ritrovati praticamente da soli a rifondare la compagnia” racconta Christian, il presidente, “ma abbiamo superato felicemente quel momento di crisi e siamo nuovamente cresciuti, fino a raggiungere, negli ultimi anni, risultati che danno tanta soddisfazione. Come ad esempio il carro di Pegaso dello scorso anno, il più apprezzato, sembra, dagli addetti ai lavori e dalle altre compagnie”.
I componenti del gruppo muggesano, tutti lavoratori che riescono a venire a dare una mano al capannone solo la sera, hanno iniziato a prepararsi a novembre, in modo da potersi dedicare ai carri per tempo. Parlano di un bel clima al cantiere e di grande solidarietà tra le compagnie al lavoro. “Xè chi te presta l’omo per meter su le impalcadure e xè chi te domanda una man de pitura” dice Christian “e se podemo aiutarse a vicenda no se rifiutemo mai”. Perché la competizione carnevalesca si gioca non sulla sfortuna altrui ma sulle capacità e sulla fantasia di ogni singola compagnia, è questo il bello, spiegano. “La rivalità vale solo la domenica, giusto il tempo della sfilata, e alla sera siamo tutti amici come prima”.
Il tema di quest’anno, “Odissea”, è stato scelto per assecondare una certa vocazione culturale che appartiene alle Bellezze Naturali sin dal nome, scelto agli esordi, nel 1952, quando si tentò di far conoscere al pubblico, in chiave carnevalesca, i più caratteristici angoli di Muggia. “A cadenza più o meno biennale, ci occupiamo di un argomento letterario, mitologico o comunque ‘storico-culturale’, per avere occasione di approfondirlo e di rispolverare le conoscenze anche di chi assiste alla sfilata”, dice Christian, “perché ala fine, un tema cussì un poco lo conosi tuti ma ben nisun…”.
Si inizierà da alcuni ‘stupefacenti’ mangiatori di loto, seguiti da ciclopi e da certi indisciplinati ‘venti’ sfuggiti al controllo di Eolo, che altri non sono se non gli scatenati musicisti che hanno formato il nucleo iniziale della ormai famosa Guggen Band. E continuando con Omero, Circe, Tiresia e Penelope, si arriverà in chiusura - unica licenza cronologica dicono – al carro principale: un’allegoria dei due orrendi mostri Cariddi e Scilla, che con i suoi tentacoli ghermirà la nave di Odisseo.
Sono tutti impegnatissimi negli ultimi preparativi ma il titolo di ‘più volonteroso del gruppo’ spetta all’elettricista Giorgio, dicono i presenti, anche per la sua ‘spaventosa’ abilità manuale. A lui va il merito di aver forgiato l’immagine del carro dando forma alla struttura, una matassa di fondino di ferro e cartone. Il componente storico delle Bellezze che non si può non citare è invece Franco Masin mentre alle donne della compagnia, tutte a casa, va il merito di sopportare i propri compagni in questi mesi, “che no xè poco!” dicono. “E poi tra i nostri pezzi forti c’è Tojo” aggiunge Christian “un sostenitore cinquantenne che al capannone non viene mai e in sfilata poco perché “no ghe piasi”, ma nei sei giorni di Carnevale è il nostro ispiratore!”.
di Cristina Favento,
articolo pubblicato su "Il Piccolo", fEbbraio 2009

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