07 novembre 2007

LA MAGIA DI POFFABRO

Tra le cittadine più carine da visitare nella provincia di Pordenone ci sono sicuramente San Vito, Sacile, San Quirino (eccellente la cucina all’antica trattoria “La Primula”), Valvasone e Maniago, cittadina di fabbri e coltellai. Meno conosciuto ma da non perdere è il paesino di Poffabro, famoso per la sua architettura rurale, definita dal pittore Armando Pizzinato “l’esempio più razionale e fantasioso delle nostre Prealpi”, e ufficialmente incluso tra i cento borghi più belli d'Italia. Non vi sono edifici magniloquenti o curiosità particolari, la magia del posto, una frazione del comune di Frisanco che si trova in Val Colvera, salendo da Pordenone verso il lago di Barcis, sta soprattutto nelle tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, semplici e austere, e nella sua atmosfera intima e raccolta, in armonia con la natura. Passeggiando tra le vie si ha davvero l’impressione di compiere un viaggio fuori dal tempo. A dicembre il paese si trasforma in un incantevole presepe a cielo aperto.

Tipici prodotti di Poffabro sono le “scarpeti”, pantofoline in velluto lavorate a mano dagli ultimi artigiani, oppure oggetti in legno e vimini. La cucina locale, da assaporare vicino al caminetto dell’albergo ristorante Raut (0427-78026), è quella tipica costituita dalle specialità di stagione come funghi, erbe, selvaggina, lumache, frico e crostate fatte in casa. Ottimi anche gli insaccati e la “pitina”, tradizionale impasto di carne macinata e aromatizzata che viene conservata affumicata e può essere consumata cruda o cotta.

di Cristina Favento,
pubblicato su Il Piccolo di venerdì 2 novembre 2007

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