L'ultimo film di Virzì è un ritratto tristemente verosimile. Quanto i colori e il ritmo sembrano essere allegri e travolgenti, tanto più amara diventa la riflessione.
Le persone sembrano sempre più abituate a vedere il mondo fermandosi ad una superficie beffardamente illusoria.
Proprio per questo gli occhi profondi e compassionevoli di Marta sono quasi commoventi.
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