Sbirciando nell'archivio di Fucine Mute, addirittura nel primo numero, ho trovato una vecchia intervista di Marco Ligas Tosi a David Byrne che ripropongo...
MLT: Il tuo lavoro e' concentrato sulla psicosi del quotidiano...
David Byrne: Si, credo di si. Ho appena letto Psicopatologia della vita quotidiana di Freud ed è interessante notare le patologie della quotidianità: come dimenticare un nome, usare i termini sbagliati, avere lapsus... Forse quello che fai è mettere uno specchio davanti a te e a volte riesci a riflettere molte altre persone. Così riesco a catturare il 'respiro del mondo attraverso la fotografia'... Sembra che tu stia guardando fuori verso il mondo ma, in fondo, stai guardando dentro te stesso.
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