08 ottobre 2007

UN BUON POETA SI PESA DOPO MORTO - CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI SU UMBERTO SABA E VIRGILIO GIOTTI

Convegno internazionale di studi per il Cinquantenario della scomparsa di Umberto Saba e Virgilio Giotti (Trieste, 25-26 ottobre 2007)
Nell’ambito delle Celebrazioni per il Cinquantenario della morte di Umberto Saba, promosse dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i giorni 25 e 26 ottobre avrà luogo a Trieste, presso l’Auditorium del Museo Revoltella e la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Convegno internazionale di studi “Si pesa dopo morto”.
Realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, il convegno è organizzato dall’Associazione “TriesteDistrettoCulturale”; è inoltre patrocinato dalla MOD, Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia e dalla Casa della Letteratura di Trieste.

Obiettivo del convegno e delle iniziative che lo affiancano è rendere omaggio a due fra gli scrittori triestini più rappresentativi del Novecento, Umberto Saba e Virgilio Giotti.
Se Umberto Saba è autore di fama internazionale, la cui opera ha influito sull’intero corso delle lettere italiane, Virgilio Giotti, grande amico di Saba, è certamente il più importante autore dialettale della tradizione triestina.
A cinquant’anni dalla loro scomparsa (Saba e Giotti sono morti entrambi nel 1957), il convegno “Si pesa dopo morto” analizzerà, attraverso l’intervento di prestigiosi relatori italiani e stranieri (sono previsti più di cinquanta interventi), l’interpretazione del mondo giuliano e delle culture confinanti nell’opera di Saba e l’originale opera di Giotti.
Curatrice del convegno è Cristina Benussi, ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Trieste, dove è Presidente del Corso di Laurea in Lettere. Autrice di numerosi saggi e volumi (su Moravia, Calvino) e di importanti pubblicazioni sulla letteratura triestina (Italo Svevo, Giani Stuparich, Anita Pittoni, Umberto Saba), ha collaborato con le maggiori università italiane ed europee e con la Loyola University di Chicago e ha spesso suscitato un’ampia discussione non soltanto accademica con i suoi studi sull’ebraismo, sulle minoranze culturali della città e sulla letteratura dell’esodo.
All’appuntamento di Trieste farà seguito a Milano, dal 14 al 16 novembre, il convegno “Saba extravagante”, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica, nell’ambito del quale verrà analizzato il periodo che il poeta triestino trascorse a Milano e le sue lunghe permanenze in altre città italiane.
Curatore del convegno milanese è Giorgio Baroni, ordinario di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea all’Università Cattolica, autore di numerose monografie (su Ungaretti, Giotti, Saba, Slataper, per citarne soltanto alcuni), direttore della rivista Lettere italiane, visiting professor a Princeton, Salamanca, Coimbra, Salonicco, Lisbona, New York.


Fra i numerosi relatori che si avvicenderanno nel corso delle due giornate del convegno triestino, figurano prestigiosi docenti universitari, critici letterari di diverse scuole e generazioni (fra gli altri Giancarlo Alfano, Roberto Galaverni, Paolo Febbraro) ed alcuni poeti.
L’apertura del convegno è affidata a Elio Pecora; autore di raccolte di poesie, romanzi e saggi critici, ha collaborato come critico letterario con la RAI, con numerosi quotidiani e periodici, con le riviste specializzate La Rivista dei Libri, Nuovi Argomenti, Poesia, Anterem, per citarne soltanto alcune.
Fra gli ospiti italiani spiccano i nomi di Pietro Frassica, dal 1976 docente di Letteratura Italiana all’Università di Princeton; Franco Musarra, fra gli italianisti più noti al mondo, docente negli ultimi vent’anni presso una delle più prestigiose università europee, quella di Lovanio; Franco Brevini, docente di Letteratura Italiana all’Università di Bergamo, autore dei volumi Poeti dialettali del Novecento e La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento; Anna Modena, docente di Letteratura Italiana all’Università di Pavia, curatrice, per Einaudi, dell’edizione critica e commentata di Colori, la raccolta completa delle poesie di Giotti.
Numerosi anche i relatori stranieri, provenienti da ben dieci paesi. Fra questi meritano una particolare menzione Željko Djurić, dall’Università di Belgrado, Pedro Luis Ladrón de Guevara, da quella di Murcia, in Spagna, Primus-Heinz Kucher, docente all’Università di Klagenfurt.


La sera di giovedì 25 ottobre, al Caffè Tommaseo, con inizio alle ore 21.30, avrà luogo una serata dedicata alla poesia di Saba, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale "Sidaja" (organizzatrice del Festival “Incontri Internazionali di Poesia”, che avrà luogo i giorni 26 e 27 ottobre presso la Casa della Musica di Trieste).
Protagoniste della serata cinque poetesse: l’italiana Rosaria Lo Russo, l’islandese Sigurbjörg Thrastardóttir, l’americana naturalizzata inglese Judi Benson, la slovena Taja Kramberger e l’austriaca, originaria del Sudan, Tarek Eltayeb.
Alle cinque autrici, nonché originali performer, il compito di interpretare, nella loro lingua madre, alcune poesie di Saba.
A corredo del convegno, mercoledì 24 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala Riunioni del Comune di Trieste, si inaugura Ritratti in mostra, originale evento espositivo che rende omaggio alle eclettiche figure di Saba e Giotti attraverso l’opera di due artisti, Ugo Pierri e Paolo Cervi Kervischer, che da tempo esplorano l’articolato rapporto fra poesia e arti figurative. La mostra rimarrà allestita fino al 24 novembre.
Il convegno e le iniziative collaterali sono ad ingresso libero.


disegni di Ugo Pierri

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