Spesso i modi di dire più che una rappresentazione linguistica della realtà la creano.
Ma se ripeto a me steso e agli altri che sono stressato, lo stress rappresentabile con un predicato viene nominalizzato, diventa QUALCOSA su cui mi è difficile intervenire.
Ogni volta che dico "stress", penso lo "stress", immagino lo stress, provo emozioni di stress e sensazioni fisiche di stress, quindi rivivo lo stress e "lo nutro" facendolo crescere.
Se dico "voglio cambiare" e specifico anche "come", allora penso quel "come", lo immagino, provo emozioni e sensazioni di come sarebbe la mia vita e quindi inizio a viverla almeno a livello interiore.
È la differenza tra "non voglio essere triste" e "voglio essere allegro" Come dire "non pensare a tre scimmie" le pensi immediatamente.
Il pensiero emoziona, e le emozioni creano sensazioni fisiche e azioni e tutto sommato: la nostra vita.
Conversazioni via mail con Fabrizio Ponzetta
mi ricorda molto quel proverbio cinese che dice:
RispondiElimina"Nell'oscurità più nera meglio accendere una candela che maledire il buio"
:)
ogni interpretazione è libera ;-)
RispondiEliminadirei che cmq ci siamo..
;-)